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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 254 --
   _ le nostre spade ! — rispose d'Artagnan ritornando in
   sè stesso; — le nostre spade! giammai!
   — Giammai! — gridò Porthos.
   —- Un momento, monsignore, — disse Athos, — concedetemi due parole.
   E si avvicinò al principe, che s'inchinò verso di lui, ed al quale egli disse qualche parola sottovoce.
   — Come v'aggrada, o conte, — rispose il principe. — Vi sono troppo obbligato per rifiutarvi il primo favore che mi chiedete. Allontanatevi, o signori, — disse ad un cavaliere della sua scorta. — Signori d'Artagnan e du Vallon, siete liberi.
   L'ordine fu subito eseguito, e d'Artagnan e Porthos si trovarono nel centro d'un vasto circolo.
   — Ora, d'Herblay, — disse Athos, discendete da cavallo e seguitemi.
   Aramis pose piede a terra, e si avvicinò a Porthos, mentre Athos si avvicinava a d'Artagnan. Tutti e quattro allora si trovarono riuniti.
   — Amici, — disse Athos, — vi dispiace di non aver versato il nostro sangue?
   — No, — disse d'Artagnan, — mi dispace di vederci gli uni contro gli altri, noi che eravamo stati sempre tanto bene uniti, mi dispiace di trovarci in due campi opposti. Oh! prevedo che non ci riuscirà più nulla !
   — Oh, mio Dio! è vero, la è finita, — disse Porthos.
   — Ebbene, 6Ìate dei nostri allora, — disse Aramis.
   — Silenzio, d'Herblay., — disse Athos, — non si devono fare di queste proposte a degli uomini come sono questi signori. Se essi sono entrati nel partito di Mazarino, vuol dire che la loro coscienza li ha spinti da quel lato, come la nostra ci ha spinti da quello del principe.
   — Intanto eccoci nemici, — disse Porthos; — cospetto! chi avrebbe creduto questo ?
   D'Artagnan non parlò, ma mandò un sospiro.
   Athos lo guardò e prese le di lui mani nelle sue.
   — Signori, — disse — quest'affare è grave, ed il mio cuore ne soffre come 6e lo aveste passato da parte a parte. Sì, noi siamo separati, ecco la grande, la triste verità, ma noi non ci siamo ancora dichiarata la guerra ; forse ci resta ancora a trattare fra di noi ; ci è indispensabile un ultimo colloquio.
   — In quanto a me lo reclamo, — disse Aramis.
   — L'accetto, — rispose d'Artagnan con fierezza.