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— Come fare? — disse d'Artagnan; — noi dobbiamo ritornar subito a Parigi.
— M'incarico io di Mousqueton, — disse Grimaud.
— Grazie, mio buon Grimaud! — soggiunse Porthos.
Grimaud pose piede a terra ed andò a porgere il braccio
al suo antico amico, che l'accolse colle lagrime agli occhi, senza che Grimaud potesse positivamente sapere se quelle lagrime provenivano dal piacere di rivederlo o dal dolore che gli cagionava la 6ua ferita.
D'Artagnan e Porthos continuarono silenziosamente la loro strada verso Parigi.
Tre ore dopo furono sorpassati da una specie di corriere coperto di polvere; era un uomo inviato dal duca e che recava al cardinale una lettera colla quale, siccome il principe aveva promesso, rendeva testimonianza di quanto avevano fatto Porthos e d'Artagnan.
Mazarino aveva passata una prima notte, allorché ricevette quella lettera colla quale il principe stesso gli annunziava che si trovava in libertà e gli dichiarava una guerra mortale. Il cardinale la lesse due o tre volte, indi piegandola e ponendosela in tasca, disse:
— Ciò che mi consola, poiché d'Artagnan lo ha sbagliato, si è che almeno, correndo dietro a lui, ha schiacciato Broussel. Veramente il Guascone è un uomo prezioso, e mi serve puranco colle sue balordaggini.
Il cardinale voleva alludere a quell'uomo che d'Artagnan aveva rovesciato a Parigi all'angolo del cimitero di San Giovanni, e che non era altro che il consigliere Broussel.
XXIX.
Il dabben uomo Broussel.
Ma sfortunatamente pel cardinale Mazarino, chè in quel momento neppur una gli andava bene, il dabben uomo Broussel non era schiacciato. Infatti, attraversando tranquillamente la contrada Sant'Onorato, fu colpito nella spalla dal cavallo condotto da d'Artagnan, che lo rovesciò per terra.
Come già dicemmo, d'Artagnan non aveva fatto attenzione a quel piccolo avvenimento. D'Altronde d'Artagnan
Dumas. Venti anni dopo. — I 17