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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 258 --
   divideva la profonda e sdegnosa indifferenza che la nobiltà, e soprattutto quella militare, professava a quell'epoca per la cittadinanza,
   Era dunque rimasto indifferente alla disgrazia accaduta al piccolo uomo nero, benché fosse cagione di quella sciagura, e prima ancora che il piccolo Broussel avesse avuto il tempo di mandare un grido, tutta quella scorta di armati era passata. Allora soltanto il ferito potè essere inteso e rialzato.
   Si accorse, si vide quell'uomo gemente, gli si chiese il suo nome, il suo domicilio, il suo titolo, ed appena ebbe detto che si chiamava Broussel, che era consigliere al Parlamento, e che dimorava nella contrada Saint-Landry, 6Ì elevò un grido da quella folla, grido terribile e minaccioso, e che fece tanto sgomentare il ferito quanto l'uragano passatogli sul capo.
   — Broussel ! — gridarono, — Broussel ! il nostro padre ! quello che difende i nostri diritti contro il Mazarino! Broussel, l'amico del popolo, ferito, calpestato sotto i piedi da questi infami cardinalisti! Soccorso! all'armi! vendetta!
   In un momento la folla si fece compatta; si fermò una carrozza per adagiarvi il consigliere; ma un uomo del popolo aveva fatto riflettere che nello stato in cui era il ferito, il moto della vettura poteva peggiorare il suo male ; alcuni fanatici proposero di portarlo a braccia, proposizione che fu accolta con entusiasmo ed accettata all'unanimità.
   Il popolo lo solleva, minaccevole e mite nel tempo stesso, lo trasporta, simile a quel gigante dei racconti favolosi che tuona nell'accarezzare e cullare un nano nelle sue braccia. Broussel era ben persuaso di quella affezione dei Parigini per la sua persona ; per tre anni interi non aveva seminata l'opposizione senza una segreta speranza di raccoglierne la popolarità. Questa dimostrazione, fatta a tempo opportuno, gli fece dunque piacere e l'inorgoglì, mentre essa portava al colmo il suo potere; ma da un altro lato questo suo trionfo era turbato da certe inquietudini.
   Oltre le contusioni che lo facevano molto soffrire, temeva di vedere sboccare ad ogni angolo di contrada qualche squadrone di guardie e di moschettieri per scagliarsi su quella moltitudine, ed allora in mezzo a quel trambusto, che ne sarebbe avvenuto del trionfatore? Egli aveva sempre sotto gli occhi quel turbine d'uomini, quell'uragano dai piedi di ferro, ch^ con un soffio l'aveva atterrato. Quindi ripeteva con voce fioca: