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destino del nostro bravo difensore. Siete voi dunque ferito, ¦mio caro consigliere ?
-— Se lo fossi, la vostra visita mi guarirebbe, monsignore.
—- Voi soffrite però?
— Molto, — rispose Broussel.
— Condussi il mio medico, — soggiunse il duca; — permettete che entri?
— Quanta degnazione! — disse Broussel.
Il duca fece segno al lacchè, che introdusse un uomo vestito di nero.
— Ebbi la stessa vostra idea, mio principe, — disse il coadiutore.
I due medici si guardarono in faccia.
In quel punto entrava il principe de Conti.
— Ah! signori, — diss'egli vedendo il coadiutore, — mi avete prevenuto! ma non bisogna prendersela con ine, mio caro signor Broussel. Quando seppi la disgrazia accadutavi, supposi abbisognaste d'un medico, ed andai a prendere il mio. Come state, e che cos'è quest'assassinio di cui si parla?
Broussel fece per parlare, ma gli mancarono le parole; era oppresso dagli onori che riceveva.
— Signori, — disse uno dei medici, — allora, cos'è un consulto ?
— Prendetela come volete, soggiunse il principe, ma rassicuratemi tosto sullo stato di questo caro consigliere.
I tre medici si appressarono al letto. Broussel teneva ferme le coperte con tutte le 6ue forze; ma malgrado la sua resistenza fu spogliato ed esaminato. Non aveva che una contusione al braccio ed un'altra alla coscia. I tre medici si guardarono in faccia, non comprendendo il perchè si fossero riuniti tre uomini, i più sapienti della facoltà di Parigi, per un simile nonnulla.
— E così? — chiese il coadiutore.
— E così? — domandò il duca.
— E così? — disse il principe.
— Noi speriamo che l'accaduto non avrà alcuna conseguenza, — rispose uno dei tre medici. — Ci ritiriamo, nella stanza vicina per iscrivere la ricetta.
II popolo gridava:
— Broussel! vogliamo notizie di Broussel! come sta Broussel ?