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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 13 - -
   uno sguardo di collera per voi, giammai il cuor mio avrà un palpito di odio. Abbiamo trascorsa la vita assieme, odiato ed amato assieme; abbiamo versato e confuso il nostro sangue, e forse, aggiungerò ancora, esiste fra noi un più possente legame di quello dell'amicizia, forse v'ha il patto del delitto^ perchè tutti e quattro abbiamo giudicato, condannato e giustiziato un essere umano che forse non avevamo il diritto di sopprimere da questo mondo, poiché piuttosto che a questo mondo sembrava appartenesse all'inferno. D'Artagnan, io vi ho sempre amato come mio figlio; Porthos, noi abbiamo dormito dieci anni a fianco l'uno dell'altro; Aramis è vostro fratello siccome mio, perchè Aramis vi ha amati com'io vi amo ancora, come vi amerò sempre. Che cosa è mai il cardinale Mazarino per noi, per noi che abbiamo costretto ad agire a modo nostro un uomo come Ri-chelieu? Che cos'è per noi il tale od il tal altro principe, per noi che abbiamo consolidata la corona sul capo di una regina? D'Artagnan, vi chiedo perdono d'aver incrociato ieri il ferro con voi; Aramis fa. altrettanto con Porthos. Ed ora odiatemi, se lo potete, ma vi §iuro, che, malgrado l'odio vostro, non avrò che stima ed amicizia per voi. Ora ripetete le mie parole, Aramis, e poscia 6e essi lo desiderano, e se voi lo volete, abbandoniamo i nostri antichi amici per sempre.
   Si fece un momento di solenne silenzio, che fu rotto
   da Aramis.
   — Giuro, — diss'egli con fronte tranquilla e sguardo leale, ma con voce nella quale vibrava ancora un fremito d'emozione; — giuro che non nutro più odio contro coloro che furono miei amici; giuro che mi rincresce d'aver toccato la vostra spada, Porthos; giuro infine che, non soltanto la mia spada non 6Ì rivolgerà più al vostro petto, ma puranco che nel fondo dell'anima mia, non resterà più per l'avvenire la minima traccia di sentimenti ostili contro di voi. Venite, Athos.
   Athos fece un moto per ritirarsi.
   — Oh! no, no, non ve ne andate! — gridò d'Artagnan, trascinato da uno di quegli slanci irresistibili che palesano ad un punto il calore del suo sangue e la congenita rettitudine dell'animo suo; — no, non ve ne andate; perchè io pure ho un giuramento da fare. Giuro che darei fino l'ultima goccia del mio sangue, fin l'ultimo brano della mia carne per conservarmi la stima di un uomo come voi, Athos, e l'amicizia di un uomo come voi, Aramis.