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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 14 - -
   E si precipit๒ nelle braccia d'Athos.
   — Figlio mio ! — esclam๒ il conte, stringendoselo al cuore.
   — Ed io, — disse Porthos, — io nulla giuro, io soffoco, perdio! se fossi costretto a battermi contro di voi, credo che mi lascerei passare da parte a parte, perch่ non ho mai amato altro che voi al mondo.
   E l'onesto Porthos si struggeva in lagrime, gettandosi fra le braccia di Aramis.
   — Miei amici, — disse Athos, — ecco quello che io sperava, quello che m'attendeva da due cuori come i vostri ! S์, lo dissi e lo ripeto, che i nostri destini 6ono irrevocabilmente legati, sebbene seguiam una via differente. Rispetto la vostra opinione, d'Artagnan, rispetto la vostra convinzione, Porthos ; ma quantunque combattiamo per cause contrarie, conserviamoci amici; i ministri, i principi, i re, trapasseranno come un torrente, la guerra civile come una fiamma, ma noi, rimarremo amici? ne ho il presentimento.
   — S์, — riprese d'Artagnan, — siamo sempre moschettieri e conserviamo per unico stendardo quel famoso tovagliolo del bastione di San Gervasio, sul quale il gran cardinale fece ricamare tre fiori di giglio.
   — S์, — continu๒ l'abate d'Herblay, — cardinalisti o frondisti, che importa! riteniamoci sempre come buoni padrini per i duelli, come amici affezionati per gli affari gravi, come giulivi compagni per i piaceri !
   — Ed ogni volta, — disse Athos, — che c'incontreremo nella mischia, a questa sola parola: Piazza Reale; passiamo le nostre spade nella mano sinistra e stendiamoci la destra, fosse anche in mezzo alla carneficina!
   — Voi parlate ottimamente, — disse Porthos.
   — Voi siete il pi๙ grande fra gli uomini, — aggiunse d'Artagnan, — e siete a noi superiore senza paragone.
   Athos sorrise d'ineffabile gioia.
   — ศ dunque concluso, — disse egli. — Suvvia, signori, dateci la mano. Siete un poco cristiani?
   — Perdio, — disse d'Artagnan.
   — Lo saremo in questa circostanza per restar fedeli al nostro giuramento, — disse Aramis.
   — Ah, io sono pronto a giurare, per chiunque si voglia, — disse Porthos, — anche per Maometto ! Il diavolo mi porti, se io sono stato mai tanto felice come in questo momento.
   Ed il buon Porthos si asciugava gli occhi ancora umidi.