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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 22 - -
   alla criniera, alla quale si aggrappò colla tenacità dell'uomo che s'annega. Sicuro allora che il cavaliere non si staccherebbe più, Raoul non si occupò che del cavallo, che diresse vèrso l'opposta sponda aiutandolo a fender l'acqua ed animandolo colla voce.
   Tutto ad un tratto l'animale saltò sopra un basso fondo e pose piede sulla sabbia.
   — Salvato! — gridò l'uomo dai capelli grigi, toccando terra egli pure.
   — Salvato ! — mormorò macchinalmente il gentiluomo, abbandonando la criniera e sdrucciolando da sella fra le braccia di Raoul.
   Raoul non era che a dieci passi dalla riva; vi portò il gentiluomo svenuto, lo sdraiò sull'erba, sciolse i nodi del suo collare e gli sbottonò le fibbie della sua giubba. Un minuto dopo l'uomo dai capelli grigi gli stava accanto. Oliviero, finalmente, a furia di segni di croce abbordò an-ch'egli, e le persone del battello si diressero alla meglio verso la sponda coli'aiuto di una pertica che per combinazione si trovava nel battello.
   Poco a poco, grazie alle cure di Raoul e dell'uomo che accompagnava il giovine cavaliere, tornò la vita sulle pallide guancie del moribondo, che aprì gli occhi dapprima smarriti, ma che presto si fissarono sopra colui che l'aveva salvato ed esclamò:
   — Ah, signore! è proprio voi che io cercavo: senza di voi sarei morto, tre volte morto.
   — Ma si risuscita, o signore, come vedete, — disse Raoul, e ce la saremo cavata con un bagno.
   — Ah, signore! quanta riconoscenza! — esclamò l'uomo dai capelli grigi.
   — Ah, eccovi qui, mio buon Arminges! — disse il giovine cavaliere; — vi ho cagionato molto spavento, non è vero? Colpa vostra! foste il mio precettore; e perchè non mi avete insegnato a nuotar meglio?
   — Ah! signor conte, — rispose il vecchio, — se vi fosse* accaduta una disgrazia, io non avrei mai più osato presentarmi al maresciallo.
   — Ma come è ^accaduta la cosa? — domandò Raoul.
   — Ah, signore ! nel modo il più semplice, — rispose colui al quale era stato dato il titolo di conte. — Eravamo circa ad un terzo del fiume, quando si ruppe la corda della chiatta. Alle grida ed ai moti che fecero i barcaiuoli, il mio cavallo si spaventò e saltò nell'acqua. Io nuoto male,