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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 27 - -
   monticate che ho l'ordine-di condurvi sano e salvo a monsignore il principe? Una volta all'armata, fatevi pure uccidere a vostro bell'agio, ma fino a quel momento vi avverto che nella mia qualità di generale d'esercito, ordino la ritirata e volto le spalle al primo casco piumato che scorgo.
   De Guiche e Raoul si guardarono colla coda dell'occhio sorridendo. La contrada diventava abbastanza popolata, e di quando in quando incontravano dei gruppetti di contadini che si ritiravano, cacciando avanti a loro il bestiame, trascinando entro carrette o portando a braccia gli oggetti più preziosi.
   Giunsero senza alcun sinistro sino ad Ablain. Là presero notizie e vennero a sapere che -il Principe aveva realmente abbandonato Béthune, ed accampava tra Cambrin e Wenthie. Allora, lasciando la solita indicazione a Grimaud, presero un cammino traverso, che in mezz'ora conduceva la piccola comitiva sulla sponda di un ruscelletto che si gettava nella Ly6.
   Il paese era incantevole, intersecato da vallate verdi come lo smeraldo. Di tanto in tanto attraversavano boschetti che dividevano il sentiero da essi seguito. Ad ognuno di que' boschi, temendo sempre una sorpresa, l'aio poneva alla testa i due staffieri del conte che formavano così l'avanguardia. L'aio ed i due giovani rappresentavano il corpo d'armata, ed Oliviero, colla carabina sul ginocchio e l'occhio attento, li seguiva.
   Da qualche tempo un bosco fitto si presentava all'orizzonte ; giunti a cento passi da quel bosco il signor d'Armin-ges secondo il solito mandò avanti i due staffieri del conte.
   I lacchè scomparvero sotto gli alberi; i giovani e l'aio ridendo e discorrendo seguivano a circa pento passi. Oliviero si teneva indietro a pari distanza, quando all'improvviso rintronarono cinque o sei colpi di moschetto.
   L'aio gridò « alt »; i giovani obbedirono e trattennero i loro cavalli. Nello stesso momento si videro ritornare, al galoppo gli staffieri.
   I nostri giovani, impazienti di conoscere la causa di quelle fucilate, spronarono i cavalli verso gli staffieri. L'aio li seguì.
   -— Foste arrestati? — chiesero vivamente i giovani.
   — No, — risposero gli staffieri, — è puranco probabile che non siamo stati veduti; i colpi di fucile furono tirati