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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   _ 31 —
   ___ Siete voi sacerdote? ^ SH chie66 Raoul-No, signore.
   - ___ Sì è che il vostro infe^ce compagno mi parve appartenesse alla Chiesa, _ riprc66 Raoul.
   _— il il curato di Béthime, o signore; egli portava in luogo sicuro i sacri vasi d^Ha chiesa ed il tesoro del capitolo, poiché il Principe abbandonò ieri la nostra città, e lo spagnuolo forse vi entrerà domani. Sapendosi che dei faziosi battevano la campagna e che la missione era pericolosa, niuno volle accompagnarlo; allora mi offersi io.
   — E questi miserabili vi hanno assaliti, e tirarono sopra un sacerdote!
   — Signori, — disse il ferito, guardandosi intorno, — io soffro molto, e desidererei di essere trasportato in qualche casa.
   — Ove possiate essere soccorso? — domandò il conte de Guiche.
   — No ; ma dove possa confessarmi.
   — Ma forse, — aggiunse Raoul, — la vostra ferita non è tanto pericolosa come credete.
   — Signore, — rispose il ferito, — credete a me, non vi è tempo da perdere, la palla ruppe il collo del femore e penetrò fin negli intestini.
   — Siete medico ? — domandò di Guiche.
   — No, — disse il moribondo, — ma me ne intendo un poco di ferite, e la mia è mortale. Procurate dunque di farmi trasportare in qualche luogo dove possa trovare un sacerdote, o datevi la pena di condurmene qui uno, e Dio ricompenserà questa santa azione: il corpo perduto, bisogna cercar di salvar l'anima !
   — Morire compiendo un'opera santa è impossibile! e Dio vi assisterà.
   — Signori in nome del cielo! — disse il ferito raccogliendo tutte le sue forze come volesse rialzarsi, — 11011 perdiamo il tempo in chiacchiere inutili: o aiutatemi a giungere al vicino villaggio, o giuratemi sulla vostra salvezza eterna che mi manderete qui il primo monaco, il primo curato, il primo prete che incontrerete. Ma, — aggiunse con l'accento della disperazione, — forse nessuno oserà venire, perchè è noto che gli Spagnuoli percorrono la campagna, ed io perirò senza assoluzione. Mio Dio ! mio Dio ! — soggiunse il ferito con un accento di terrore che fece rabbrividire i giovani, — voi non permetterete questo, non è vero ? sarebbe troppo crudele!