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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   «— Signore, tranquillizzatevi, — riprese de Guiche, — vi giuro che avrete la consolazione che domandate. Diteci soltanto ove si trovi una casa in cui possiamo domandare soccorso, ed un villaggio in cui sia facile trovare un sacerdote.
   — Grazie, e che Dio vi renda il merito! vi è un albergo a mezza lega da qui, seguendo questa strada, ed una lega circa dopo l'albergo troverete il villaggio di Grency. Andate da quel curato ; se il curato non fosse in òasa, entrate nel convento degli Agostiniani, che è l'ultima casa del borgo a dritta, e conducetemi un frate; nulla importa, monaco o curato, basta che abbia ricevuto dalla nostra santa Chiesa la facoltà di assolvere in articula mortis.
   — Signor d'Arminges, — disse de Guiche, — rimanete al fianco di questo infelice e vigilate perchè sia trasportato col maggior comodo possibile. Fate costruire una barella con dei rami d'alberi, fatevi distender sopra i nostri mantelli; due dei nostri staffieri la porteranno, mentre il terzo starà pronto per prendere il posto di quello che fosse stanco. Il visconte ed io andiamo in cerca di un prete.
   — Andate, signor conte, — rispose l'aio; — ma in nome del cielo non vi esponete al pericolo.
   — State tranquillo. D'altronde ci siamo salvati sino ad oggi ; voi conoscete l'assioma: Non bis in idem.
   — Buon animo, signore! — disse Raoul al ferito, — stiamo per eseguire il vostro desiderio.
   — Dio vi benedica, signori! — rispose il moribondo con un accento di riconoscenza impossibile e rendersi.
   E i giovani partirono al galoppo nella direzione indicata, mentre l'aio del conte de Guiche presiedeva alla costruzione della barella.
   Dopo dieci minuti di cammino i due giovani scorsero l'albergo.
   Raoul, senza discendere da cavallo, chiamò l'oste, lo prevenne che gli sarebbe stato condotto un ferito, e lo pregò frattanto di preparare tutto ciò che fosse stato necessario per curarlo, vale a dire un letto, delle bende, delle filaccie, invitandolo inoltre, se conoscesse nei dintorni qualche medico o chirurgo, di mandarlo a chiamare, incaricandosi lui di ricompensare il messaggero.
   L'oste vedendo due giovani signori riccamente vestiti, promise di fare tutto ciò che chiedevano. I nostri due cavalieri, dopo di aver veduto iniziare i preparativi del rice-