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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 38 - -
   _ Non è questo che voglio dire, — continuò la donna
   tutta tremante, — ti domando se tu lo riconosci?
   — Quest'uomo? aspetta un momento...
   — Ah ! m'accorgo che lo riconosci, — soggiunse la donna, _ mentre tu pure impallidisci.
   ....... Ah ! — gridò l'oste. — Disgrazia per la nostra casa ! è
   l'antico carnefice di Béthune.
   — L'antico carnefice di Béthune! — mormorò il giovine monaco facendo un movimento per fermarsi, e lasciando trasparire sul volto la ripugnanza che gì'inspirava il suo penitente.
   D'Arminge6, che stava alla porta, s'avvide della sua esitanza, e disse :
   — Signor monaco, per essere stato carnefice quest'infelice è però sempre un uomo. Rendetegli dunque l'ultimo servigio che implora da voi, e la vostra azione non sarà che più meritoria.
   Il monaco nulla rispose, ma continuò in silenzio il suo cammino verso la camera terrena dove i due valletti avevano già deposto sopra un letto il moribondo.
   Vedendo avvicinarsi al capezzale l'uomo di Dio, i due staffieri uscirono chiudendo la porta, e lasciando soli il monaco ed il moribondo.
   D'Arminges ed Oliviero li aspettavano; il primo pagò generosamente l'oste, indi rimontarono a cavallo, e tutti e quattro partirono al trotto, seguendo il cammino all'estremità del quale erano già scomparsi Raoul ed il suo compagno.
   Nel momento in cui l'aio e la sua scorta si perdevano'di vista, un altro viaggiatore si fermava sulla soglia dell'albergo.
   — Che desidera il signore? — disse l'oste, ancora pallido e tremante per la scoperta fatta.
   Il viaggiatore fece segno di bere, e ponendo piede a terra indicò che voleva fosse strigliato il suo cavallo.
   —• Al diavolo ! — disse l'altro, — pare che costui sia muto. E dove volete bere?
   — Qui, — disse il viaggiatore indicando una tavola.
   — M'ingannavo, — soggiunse l'oste, — non è del tutto muto.
   E s'inchinò, andò a prendere una bottiglia di vino e dei biscotti, e li pose davanti al suo taciturno avventore.
   — Il signore, non desidera altro? — gli chiese.
   — Sì, — disse il viaggiatore. — Sapete se avete veduto passare un giovane gentiluomo di quindici anni, montato sopra un cavallo sauro e seguito da uno staffiere ?