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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 43 - -
   mormorii del vento, l'agitarsi delle onde, si riuniscano per formare una voce lamentosa, disperata, terribile, che mi grida :    — Delirio ! — mormorò il monaco, scuotendo la testa egli pure.
   Il carnefice riaprì gli occhi, e fece un moto per voltarsi dal lato del giovane che gli afferrò il braccio.
   — Delirio, — ripetè, — delirio lo chiamate? Oh, non già, poiché era una sera, quando gettai il 6UO corpo nel fiume, perchè le parole che i miei rimorsi mi ripetono, queste parole sono io che nel mio orgoglio ho pronunciate: dopo essere stato ristrumento della giustizia umana, credevo di essere diventato quello della giustizia di Dio.
   — Ma, sentiamo, come è avvenuto ciò ? parlate, — disse il monaco.
   Era una sera, mi venne a cercare un uomo, mi mostrò un ordine. Lo seguii. Altri quattro signori mi attendevano. Mi condussero seco loro mascherato. Io mi riservavo di op-por resistenza, se l'ufficio che mi si chiedeva lo avessi reputato ingiusto. Facemmo cinque o sei leghe, cupi, quasi senza scambiar parola; infine attraverso le finestre d'una piccola capanna mi mostrarono una donna appoggiata ad una tavola, e mi dissero:
   — Ecco colei che tu devi giustiziare.
   — Orrore! — disse il monaco. — E voi avete obbedito?
   — Mio padre, quella donna era un mostro; essa aveva avvelenato, si dice, il suo secondo marito, essa aveva tentato di .assassinare suo cognato, che si trovava fra i due cavalieri ; aveva avvelenata una giovane che era sua rivale, e, prima di lasciare l'Inghilterra, aveva, dicevano, fatto pugnalare il favorito del re.
   — Buckingham ? — esclamò il monaco.
   — Sì, Buckingham.
   — Quella donna era dunque inglese?
   — No, era francese, ma si era maritata in Inghilterra.
   Il monaco impallidì, si asciugò la fronte ed andò a chiudere la porta col catenaccio. Il moribondo credette che lo abbandonasse, e ricadde gemendo sul letto.
   — No, no, eccomi, — riprese il monaco, ritornando vivamente vicino a lui; — continuate: chi erano quegli uomini?
   — Uno era straniero, inglese, credo. Gli altri quattro erano francesi e vestivano il costume dei moschettieri.
   — I loro nomi? — chiese il monaco.