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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 60 - -
   gnuoli, od ognuno n'era spaventato; le donne erano già fuggite, ritirandosi verso Vitry; restavano soltanto pochi uomini.
   Alla vista del principe accorsero; uno d'essi lo riconobbe e disse :
   — Ah ! monsignore, venite voi a scacciare questi mascalzoni di Spagnuoli, e tutti questi ladri Lorenesi?
   — Sì, — rispose il principe.; — vuoi servirmi di guida?
   — Volentieri, monsignore, dove vuole Vostra Altezza che lo conduca?
   — In qualche parte elevata, d'onde possa dominare Lens ed i suoi dintorni.
   — In tal caso lasciate fare a me.
   — Posso fidarmi di te, sei un buon francese?
   — Sono un vecchio soldato di Rocroy, monsignore.
   — Prendi, — disse il principe dandogli la sua borsa, — questa per Rocroy. Ora vuoi un cavallo, o preferisci andare a piedi ?
   — A piedi, monsignore, a piedi; ho sempre servito nella fanteria. D'altronde conto di far passare Vostra • Altezza per delle strade, dove ella stessa sarà costretta di porre piede a terra.
   — Vieni dunque, — disse il principe, — non perdiamo tempo.
   Il contadino partì, correndo davanti al cavallo del principe, indi a cento passi dal villaggio, prese per una strada perduta in fondo ad un'amena valletta. »
   Per una mezza lega, camminarono così, sotto una volta d'alberi, mentre i colpi di cannone rimbombavano così da vicino che pareva loro ad ogni detonazione di sentirne fischiare la palla. Finalmente trovarono un sentiero che lasciava la strada per salire il dirupato fianco della montagna.
   Il contadino prese quel sentiero, invitando il principe a seguirlo. Questi smontò da cavallo, ordinò ad uno de' suoi aiutanti di campo ed a Raoul di fare altrettanto, agli altri di attendere i suoi ordini e di stare all'erta, impedendo ad altri di salire, ed incominciò ad arrampicarsi sul sentiero.
   Di lì a dieci minuti erano giunti alle rovine di un antico castello; quelle rovine coronavano la sommità di una collina, dall'alto della quale si dominavano tutti i dintorni. Ad un quarto di lega appena si scoprivano le estremità di 7-^ens, ed in faccia tutta l'armata nemica.
   Con un'occhiata il principe abbracciò l'estensione che si