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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   eome diceva egli stesso. Porthos, al momento d'esser barone era felice di trovare questa occasione per istudiare in Athos ed in Aramis il tono e le maniere delle persone di qualità. Aramis voleva sapere da d'Artagnan e da Porthos le nuove del Palazzo Reale, e valersi in ogni occasione di amici così affezionati che altre volte sostenevano le sue dispute con spade così pronte ed invincibili.
   Athos poi era il solo che nulla avesse ad attendere nè a ricevere dagli altri, non essendo mosso da altro che da un sentimento di semplice grandezza e di pura amicizia.
   Si convenne dunque che ognuno darebbe il 6UO indirizzo positivo, e per assecondare il genio d'uno dei soci la riunione sarebbe convocata da un famoso trattore in contrada della Zecca all'insegna del Romitaggio. Il primo appuntamento fu fissato al mercoledì seguente alle otto precise della sera.
   Infatti quel giorno i quattro amici giunsero puntualmente all'ora fissata, ciascuno da un punto diverso.
   Porthos aveva dovuto provare un nuovo cavallo, d'Artagnan montava di guardia al Louvre, Aramis aveva dovuto visitare un suo penitente nel quartiere, ed Athos, che aveva fissato il suo domicilio in via Guénégaud, vi si trovò subito quasi senza saperlo. Perciò essi furono sorpresi di incontrarsi alla porta del Romitaggio, Athos che sbucava dal Ponte Nuovo, Porthos dalla via du Roule, d'Artagnan dalla via del Fossato S. Germano l'Auxevrois, Arajnis dalla via di Béthisy.
   Le prime parole scambiate tra i quattro amici, appunto per l'affettazione che ciascuno pose nelle sue dimostrazioni, furono dunque un poco sforzate ed il pasto incominciò con una specie di freddezza. Si vedeva che d'Artagnan faceva sforzi per ridere, Athos per bere, Aramis per narrare, Porthos per tacere.
   Athos s'avvide di quell'imbarazzo, ed ordinò, per applicarvi un pronto rimedio, di portare quattro bottiglie di vino di Champagne.
   Dato quell'ordine colla sua calma abituale, si vide rasserenarsi l'aspetto del Guascone e rallegrarsi la faccia di Porthos. Aramis ne fu sorpreso.
   Egli sapeva, non solo che Athos non beveva più, ma inoltre che provava una certa ripugnanza per il vino. Quello stupore cessò quando Aramis vide Athos versare colmando i bicchieri e bere coll'entusiasmo d'una volta.