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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 214 —.
   ricevuto questa sera come voi foste un principe, e desidero sapere il vostro nome.
   — Sì} — pensò Planchet, — per trattarmi come un principe, grazie !
   D'Artagnan fremette al pensiero che Planchet, sedotto, come il corvo della favola, svelasse il suo nome e che la regina sapendo il suo nome, sapesse che Planchet fu un suo devoto.
   — Madama, — rispose rispettosamente FO^nchet, — io mi chiamo Dulaurier, p'er servirvi.
   — Grazie, signor Dulaurier, e che fate voi?
   — Sono mercante di stoffe in via Bourdonnais.
   — Ecco quanto volevo sapere, — disse la regina, — vi sono obbligatissima, mio caro signor Dulaurier, voi sentirete parlare di me .
   — Suvvia, benissimo, decisamente mastro Planchet non è uno sciocco, e si vede che è stato allevato a buona scuola.
   I parecchi attori di questa scena erano rimasti un istante a guardarsi in faccia senza dire una parola: la regina in piedi vicina alla porta, d'Artagnan mezzo fuori dal suo nascondiglio, il re sollevato a sedere e pronto a ficcarsi sotto le coltri al minimo rumore che indicasse il ritorno di tutta quella moltitudine; ma invece di riavvicinarsi, il rumore 6Ì allontanò sempre più e finì per estinguersi del tutto.
   La regina respirò; d'Artagnan si asciugò la fronte madida di sudore ; il re si lasciò scorrere giù dal letto dicendo :
   — Partiamo.
   In quel momento Laporte ricomparve.
   — Che c'è di nuovo? — domandò la regina.
   — C'è, madama, — rispose il cameriere,— che li ho seguiti fino ai cancelli; essi hanno annunciato a tutti che hanno visto il re e che la regina ha parlato loro in modo che essi si allontanarono superbi e trionfanti.
   — Oh, i miserabili ! — mormorò la regina, — - pagheranno caro il loro ardimento ; son io che lo prometto !
   Poi volgendosi a d'Artagnan:
   — Signore, m'avete dato stasera i migliori consigli che m'abbia ricevuto in vita mia. Continuate: che dobbiam fare adesso ?
   — Signor Laporte, — disse d'Artagnan, — terminate di vestire Sua Maestà.
   — Possiamo partire? — domandò la regina.
   — Quando Vostra Maestà vorrà, non ha che a discendere dalla scala segreta e mi troverà alla porta.