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nel castello, seguita da tutti gli altri ; duecento persone circa l'avevano accompagnata nella sua fuga.
— Signori, — disse la regina ridendo, — prendete alloggio nel castello. È vasto, e non vi mancherà posto: ma siccome non si contava di venirvi, così vi avverto che non vi sono che tre letti, uno pel re, uno per me...
— Ed uno per Mazarino, — disse sommesso il principe.
— Ed io dunque dormirò sul pavimento? — domandò Gastone d'Orléans con inquietissimo sorriso.
— No, monsignore,--disse Mazarino, — perchè il terzo
letto è destinato a Vostra Altezza.
— E voi ?--domandò il principe.
— Io non andrò a letto; ho da lavorare.
Gastone si fece indicare la camera ov'era, il letto, senza inquietarsi in che guisa alloggerebbero sua moglie e sua figlia.
— Ebbene, io andrò a letto, — disse d'Artagnan; — venite con ine, Porthos.
Porthos seguì d'Artagnan con quella intera fiducia che aveva nell'intelletto del suo amico.
Camminavano l'uno accanto all'altro sulla piazza del castello, Porthos guardando con occhi sbalorditi d'Artagnan che calcolava sulle dita.
— Quattrocento, a una doppia l'uno fanno quattrocento doppie.
— Sì, — diceva Porthos, — quattrocento doppie, ma cosa sonò quattrocento doppie?
— Una doppia non basta, — continuò d'Artagnan, — vale un luigi.
— Quanto vale un luigi?
— Quattrocento a un luigi, fanno quattrocento luigi.
— Quattrocento? — disse Porthos.
— Sì, sono duecento', e ce ne vogliono almeno due a testa, dunque quattrocento.
— Ma quattrocento che cosa?
— State bene attento, — disse d'Artagnan.
E come v'era ogni sorta di gente che guardava sbalordita l'arrivo della Corte, terminò sommesso la sua frase all'orecchio di Porthos.
— Oh, capisco., — àisse Porthos, — capisco benissimo. — Dugento luigi ciascuno, la cosa è graziosa, ma che cosa diranno ?
— Dicano quel che vogliono ; d'altra parte, chi saprà che siamo noi?