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-— Signor d'Artagnan, avete proprio voglia d'essere capitano?
— Sì, monsignore.
— E il vostro amico ha voglia ancora d'essere barone?
— Credo che in questo punto si sogni d'esserlo.
— Allora, — disse Mazarino, traendo dal portafogli la lettera già mostrata a d'Artagnan, — prendete questo dispaccio e andate in Inghilterra.
D'Artagnan guardò la busta: era senza indirizzo.
— Non posso sapere a chi la devo consegnare?
— Arrivando a Londra lo saprete; a Londra solamente strapperete la prima sopraccoperta.
— E quali sono le mie istruzioni?
. — Obbedire appuntino a quegli cui la lettera è indirizzata.
D'Artagnan stava per fare nuove domande, quando Mazarino aggiunse:
— Partite per Boulogne, troverete alle Armi d'Inghilterra. un giovane gentiluomo di nome Mordaunt.
— Sì, signore, e che devo fare di questo gentiluomo ?
— Seguirlo dove vi condurrà.
D'Artagnan guardò stupefatto il ministro.
-—• Eccovi istruito, — disse Mazarino, — andate!
— Andate! si fa presto a dirlo, — ripigliò d'Artagnan, — ma per andare ci vuol del danaro, ed io non ne ho.
— Ah, —- soggiunse Mazarino grattandosi l'orecchio, —-voi dite che non avete denaro ?
— No, monsignore.
— Ma quel diamante che vi diedi ieri sera?
— Desidero conservarlo come ricordo di Vostra Eminenza.
Mazarino sospirò.
— La vita è cara in Inghilterra, monsignore, e specialmente come inviato straordinario.
— Ohibò ! — disse Mazarino, — è un paese molto sobrio e che vive con semplicità dopo la rivoluzione; ma non importa.
Aprì un cassetto e prese una borsa.
—• Che ne dite di questi mille scudi ?
D'Artagnan protese smisuratamente il labbro inferiore.
Dico, monsignore, che è poco, perchè certo non partirò
solo.
—- La penso anch'io, — rispose Masarino; — il signor