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du Vallon vi accompagnerà; il degno gentiluomo poiché, dopo di voi, mio caro monsou d'Artagnan, è certamente l'uomo di Francia che io amo e stimo di più.
— Allora, monsignore, — disse d'Artagnan, mostrando la borsa che Mazarino teneasi ancor stretta fra le mani, allora posto che l'amate e lo stimate tanto, comprenderete... \
— Bene, per suo riguardo, aggiungerò dugento scudi.
— Ladro ! — mormorò d'Artagnan : — ma al nostro ritorno almeno potremo, n'è vero, noi due, Porthos ed io, contare egli sulla baronia, io sul mio grado?
— In parola di Mazarino.
— Amerei meglio un altro giuramento, — disse sommesso d'Artagnan; poi ad alta voce: — non posso, — diss'egli, — presentare i miei ossequi a Sua Maestà la regina ?
— Sua Maestà dorme, — rispose vivamente Mazarino, — ed è necessario che partiate senza indugio ; andate dunque, signore.
— Una parola ancora, monsignore: se dove vado si battono, devo battermi anch'io?
— Voi farete quel che vi ordinerà la persona, alla quale vi mando.
— Va bene, — disse d'Artagnan, allungando la mano per ricevere il sacco, — e vi presento i miei rispetti.
D'Artagnan si mise bel bello il sacco nella larga saccoccia, e volgendosi all'ufficiale:
— Signore, gli disse, — favorite d'andare a svegliare anche il signor du Vallon a nome di Sua Eccellenza, e dirgli che l'aspetto alle scuderie.
L'ufficiale partì con tal furia che parve a d'Artagnan che avesse anch'egli un interesse. Porthos s'era steso a sua volta nel letto e cominciava a russare armoniosamente quando sentì battersi sulla spalla.
Credette fesse d'Artagnan e non si mosse.
— A nome del cardinale, — disse l'ufficiale.
— Eh? — rispose Porthos, spalancando tanto d'occhi. — Che cosa dite?
Porthos mandò un profondo sospiro, prese il cappello, le pistole, la spada, il mantello, e uscì dando un'occhiata al letto nel quale s'era ripromesso di far tanti bei sogni.
— Dico che Sua Eccellenza vi manda in Inghilterra, e il signor d'Artagnan vi aspetta nelle stalle.