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   E si slanciò sulla pista dei due amici. Athos Io fermò.
   _ Andate a radunare il vostro reggimento, — diss'egli,
   _perchè io prevedo che ne avremo bisogno subito.
   De Winter se n'andò di corsa, e i due amici continuarono la loro strada.
   In due minuti il re era giunto alla tenda del generale supremo dell'esercito scozzese. Il generale stava fra i capitani.
   — Il re! — esclamarono essi, alzandosi e guardandosi meravigliati.
   Infatti il re stava ritto dinanzi a loro, col cappello in testa, le ciglia aggrottate, picchiettando il suo stivale collo scudiscio.
   — Sì, il re in persona, signori ; il re che viene a domandar conto di ciò che accade.
   — Che c'è, sire? — domandò il conte di Loeven.
   — C'è, — disse Carlo lasciandosi trasportar dalla collera, — che il generale Cromwell è arrivato stanotte a Newcastle, che voi lo sapete e che io non sono stato avvertito ; che l'inimico esce di città e ne chiude il passo del fiume Tyne ; che le vostre sentinelle hanno dovuto notare un tal movimento e non diedero alcun segno; che voi m'avete, con un infame trattato, venduto per duecentomila sterline al parlamento, ma che almeno di questo trattato fui avvertito. Ecco che c'è di nuovo, signori; rispondetemi e discolpatevi, perchè io vi accuso.
   — Sire, — balbettò il conte di Loeven, — Vostra Maestà sarà stato ingannato da qualche falso rapporto.
   — Ho veduto co' miei occhi l'armata nemica stendersi fra me e la Scozia, — disse Carlo, — e posso quasi aggiungere d'aver udito colle mie orecchie dibattersi le clausole del contratto.
   I capi scozzesi si guardarono, increspando le sopracciglia a Ioto volta.
   — Sire, — mormorò il conte di Loeven curvo sotto il peso del disonore, — noi siamo pronti a darvene tutte le prove.
   — Non ne domando che una sola, — disse il re. — Mettete l'esercito in armi e marciamo verso il nemico.
   — Questo non è possibile, sire, — disse il conte.
   — Come, non è possibile! E chi impedisce tale possibilità? — esclamò Carlo I.
   — Vostra Maestà sa benissimo che v'è una tregua tra noi e l'esercito inglese, — rispose il conte.