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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 250 —.
   dava chino sul cavallo con orrido sorriso. Athos, per quanto si fosse tranquillo, mise la mano alla cintola munita ancora delle pistole.
   — Che fate! — disse d'Artagnan.
   — Lasciate che lo uccida.
   — Non un gesto che possa far credere che lo conosciate, o siamo tutti e quattro perduti.
   Poi, volgendosi al giovane:
   — Buona preda! — esclamò, — buona preda! amico Mordaunt. Abbiamo ognuno la nostra, il signor du Vallon ed io ; cavalieri della Giarrettiera niente di meno.
   — Ma, — esclamò Mordaunt, guardando Athos ed Aramis con occhi sanguigni, — ma son francesi, mi pare.
   — Non ne so nulla davvero.
   — Siete francese, signore? — domandò ad Athos.
   — Lo sono, — rispose questi gravemente.
   — Bene! mio caro signore, eccovi prigioniero di un vostro compatriotta.
   — Ma il re? — domandò Athos con angoscia.
   D'Artagnan strinse vigorosamente le spalle del suo prigioniero, e gli disse:
   — È in nostro potere!
   — Sì, — esclamò Aramis, — per un infame tradimento !
   Porthos strinse la mano dell'amico, dicendogli:
   — Eh, signor mio, la guerra si fa colla forza e colla destrezza, guardate!
   Infatti fu visto in quel momento lo squadrone che doveva proteggere la ritirata di Carlo, avanzarsi contro il reggimento inglese, circuendo il re che camminava solo e a piedi in un grande spazio vuoto. Il principe in apparenza era tranquillo; ma notavasi quanto doveva soffrire per apparire calmo, e però il sudore gli colava dalla fronte, e si asciugava le tempie e le labbra con un fazzoletto che toglieva poi dalla bocca tinto di sangue.
   — Ecco Nabuccodonosor, — esclamò un corazziere di Cromwell, vecchio puritano, i di cui occhi fiammeggiarono di fronte a colui che chiamavano il tiranno.
   — Che dite dunque, Nabuccodonosor? — disse Mordaunt con un atroce sorriso. — No, è Carlo I, il buon re Carlo, che spoglia i suoi sudditi per ereditarne.
   Carlo alzò gli occhi verso l'insolente che parlava in quel modo, ma non lo riconobbe. Tuttavia la calma e religiosa maestà del suo viso fece abbassare gli occhi a Mordaunt.
   — Buon giorno, signori, — disse il re ai due gentiluo-