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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 256 —.
   — Signore, mi concedete quanto chiedo?
   — Sentiamo cosa chiedete prima.
   — Signore, quando mi avete detto, dovete eseguire un ordine, vi ho mai risposto: sentiamo quest'ordine?
   — Sta bene, però il vostro desiderio sarebbe stato impossibile accontentarlo.
   — Quando voi mi avete incaricato di eseguire un vostro desiderio, vi ho mai risposto: è impossibile?
   — Ma una domanda formulata con tanta preparazione...
   — Bene! state tranquillo, signore, — disse Mordaunt con semplice espressione, — la mia domanda non vi rovinerà.
   — Or bene, — disse Cromwell, — vi prometto di accondiscendere alla vostra domanda, finche la cosa sarà in mio potere; domandate!
   —- Signore, — rispose Mordaunt, — stamattina si sono fatti due prigionieri, ve li domando.
   — Hanno offerto un considerevole riscatto ?
   — Li credo poveri al contrario, signore.
   — Son vostri amici?
   — Sì, signore, — esclamò Mordaunt, — sono miei amici, ari amici, e darei la mia per la loro vita.
   — Bene, — disse Cromwell con una certa espressione di gioia, ed entrato in miglior concetto del giovine; — io te li cedo, non vo' nemmeno sapere chi sono : fanne quel che vuoi.
   — Gì saie, signore, grazie; ora la mia vita è vostra e vi sarò riconoscente dell'offrirmi occasione di perderla per voi: voi avete pagato magnificamente i miei servigi.
   E si gettò ai piedi di Cromwell, e a dispetto degli sforzi del generale puritano, che non voleva o che fingeva di non voler lasciare che gli rendesse quell'omaggio quasi regale, gli prese la mano e gliela baciò.
   — Che! — disse Cromwell, arrestandolo a sua volta nel mentre si alzava, — nessun'altra ricompensa? Non oro? non gradi?
   — Voi m'avete dato tutto quanto potevate darmi, milord, e da oggi vi condono il resto.
   E Mordaunt corse fuori della tenda del generale con tale impeto di gioia che gli traboccava dagli occhi e dal cuore. Cromwell lo seguì collo sguardo.
   — Ha ucciso lo zio! — mormorò; — dimmi che sono dunque mai i miei servitori ? Forse costui che nulla vuole, o nulla sembra volere, ha più domandato, dinanzi a Dio,