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I due amici fecero entrare i prigionieri e si tennero sulla soglia, dopo avere comandato a Mousqueton di condurre i quattro cavalli alla stalla.
— Perchè non entriamo con loro? — disse Porthos.
— Perchè, prima, — rispose d'Artagnan, — bisogna vedere che cosa vogliono questo sergente e gli otto uomini che lo seguono.
II sergente e gli otto o dieci uomini entrarono nel piccolo giardino.
D'Artagnan domandò loro che cosa volessero e perchè si fermassero colà.
— Abbiamo ricevuto l'ordine, — disse il sergente, — d'aiutarvi a custodire i prigionieri.
D'Artagnan ringraziò il sergente, e gli porse una corona per bere alla salute del generale Cromwell.
Il sergente rispose che i puritani non bevono, e si pose la corona in saccoccia.
— Ah ! che giornata spaventosa, mio caro d'Artagnan, — esclamò Porthos.
— Che! chiamate giornata spaventosa quella in cui abbiamo trovato i nostri amici?
— Sì, ma in qual circostanza!
— È vero che la circostanza è imbarazzante, -— rispose d'Artagnan, — ma non importa; andiamo da loro, procuriamo di veder dentro un po' più chiaro in questa faccenda.
— Essa è molto imbrogliata, — disse Porthos, — ed ora comprendo, perchè Aramis mi raccomandava tanto di strangolare quel tremendo Mordaunt.
— Zitto, diamine! — disse d'Artagnan, — non pronunciate quel nome.
— Eppure, — disse Porthos, — non dovrebbe esser un gran male, dato che io parlo francese mentre essi sono inglesi.
D'Artagnan guardò Porthos con quell'aria d'ammirazione che un uomo ragionevole non rifiuta alle enormità d'ogni genere.
Poi, siccome Porthos dal canto suo lo guardava senza comprendere nulla del suo stupore, d'Artagnan lo spinse dicendogli :
Entriamo.
Porthos entrò il primo, d'Artagnan il secondo. Il Guascone chiuse accuratamente la porta ed abbracciò l'un dopo l'altro gli amici.
Athos era in preda ad una tristezza mortale. Aramis