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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 2S3 —
   gnan> _ Ero cieca; Athos m'ha fatto veder chiaro. Ecco
   tutto; venite qui.
   I due amici si accostarono.
   _ Vedete quella via ? — disse d'Artagnan ; — là saranno
   i cavalli; voi uscirete per la porta, girerete a sinistra, salterete in sella, e tutto sarà finito; non vi prendete altra cura che di ascoltar bene il segnale. Il segnale sarà il grido: Gesuddio 1
   — Ma prima la vostra parola che ci sarete anche voi, d'Artagnan, — disse Athos.
   — Al cospetto di Dio, ve lo giuro!
   — È detto, — esclamò Aramis. — Al grido Gesuddio, usciamo, rovesciamo quanto ostacola il nostro passaggio, corriamo ai nostri cavalli, saltiamo in sella e sproniamo. Non è vero?
   — A meraviglia.
   — Vedete, Aramis, — disse Athos, — ve l'ho sempre detto, d'Artagnan è meglio di noi tutti.
   — Bene! — disse d'Artagnan, — dei complimenti! io mi salvo. Addio.
   — E voi fuggite con noi nevvero?
   — Lo credo. Non dimenticate il segnale Gesuddio!
   E uscì dello stesso passo in cui era entrato, ripigliando a zuffolare l'aria da prima interrotta. I soldati giocavano e dormivano: due cantavano con voce da falsetto, in un angolo, il salmo: Super flumina Babylonis.
   D'Artagnan chiamò il sergente.
   — Mio caro signore, — gli disse, — il generale Cromwell m'ha, fatto domandare dal signor Mordaunt; tenete ben d'occhio, vi prego, i prigionieri.
   II sergente fe' cenno di non capire il francese. Allora d'Artagnan studiò di fargli comprendere a gesti quello che non avea compreso a parole. Il sergente fe' un cenno d'assenso; d'Artagnan 6'avviò verso la scuderia; trovò cinque cavalli sellati; il suo come gli altri.
   — Prendete ciascuno un cavallo, — disse a Porthos e a Mousqueton, — girate a sinistra di modo che Athos ed Aramis ci veggano bene dalla finestra.
   Verrano dunque? — disse Porthos.
   -— A momenti.
   — Non avete già dimenticata la mia borsa?
   — No, non dubitate.
   — Bene.