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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 6 — .
   — Vedete dunque, d'Artagnan, che i principi sono spesso ingrati, ma che Dio non lo ่ giammai.
   — Badate, Athos, — disse d'Artagnan, — io credo, che se voi incontraste il diavolo sulla terra, voi fareste le cose tanto bene, che lo condurreste con voi in paradiso.
   — Cosa concludete dunque? — disse Athos, tendendo la mano a d'Artagnan.
   -— Concludo che ่ convenuto, — disse d'Artagnan, — che l'Inghilterra ่ un paese delizioso, e che vi resto, ma ad una condizione.
   — Quale?
   — Che non mi si costringa ad imparare l'inglese.
   — Ed ora ve lo giuro, — disse Athos trionfante, — vi giuro, amico imio, che per quel Dio che ci ascolt๒, pel mio nome che credo senza macchia, credo che ci sia una potenza che vegli su di noi e spero che rivedremo tutti e quattro la Francia.
   — Sia, — disse d'Artagnan, — ma vi confesso che non divido la vostra convinzione.
   — Il caro d'Artagnan, — not๒ Aramis, — rappresenta in mezzo a noi l'opposizione dei Parlamenti che dicon sempre rio, e fanno sempre s์.
   — Come diavolo siete venuto in un simile paese, Athos ? Ah ! perdono, — diss'egli sorridendo, — dimenticavo che non siete pi๙ Athos. Ma, non monta, vediamo il nostro progetto per desinare, Porthos.
   — Il mio piano!
   — S์) avete un piano?
   — No, ho fame, ecco tutto.
   — Perdio! se non ่ che cos์, anch'io ho fame; ma non basta aver fame, bisogna trovar da mangiare, e a meno di brucar l'erba come i cavalli...
   — Ah! — esclam๒ Aramis, che non era tanto alieno dalle nozioni della terra quanto lo era Athos; — quando eravamo al Parpaillot, vi ricordate le belle ostriche che abbiamo mangiato?
   — E quelle cosce di castrato di salina ! — aggiunse Porthos, facendo schioccare la lingua.
   —- Oh ! ora che tutto ่ stabilito, — disse Porthos fregandosi le mani, lasciamo andare i complimenti e pensiamo un po' a desinare. Mi pare che anche nelle contingenze pi๙ critiche della nostra vita, abbiamo sempre preso i nostri pasti.
   - Oh, s์, parlate di pranzo in un paese ove non si man