— 7 — .
già che montone cotto nell'acqua e non si beve che birra per tutto regalo !
— Ma, — disse d'Artagnan, — non abbiamo il nostro amico Mousqueton, che vi ha trattato sì bene a Chantilly, Porthos ?
'Già! abbiamo Mousqueton, — proseguì il gigante; — ma da che è intendente si è fatto un po' istupidito; non importa, chiamiamolo.
E per essere sicuro che gli rispondesse di buona grazia:
— Ehi! Mouston, — gridò.
Mousqueton comparve con aria da far pietà.
— Che c'è, caro signor Mouston, —disse d'Artagnan, — vi sentite male?
— Signore, ho molto appetito, — rispose il servo.
— Vi abbiamo chiamato appunto per questo, mio caro Mouston. Potreste voi procurarci qualche bel leprotto o qualche bella pernice, acconciata con quella tal maestria con cui facevate delle fricassee e dei salmi all'albergo di... di... già il nome non importa, e afferrarne per il collo una o due... o tre... o quante vuoi di quelle tali bottiglie di Borgogna che hanno giovato tanto al tuo padrone per la 6ua ammaccatura?
— Ah! signore, —disse Mousqueton,--credo che tutta
questa merce sia spaventosamente rara in questo paese, e che faremmo meglio ad andar a chieder ospitalità al padrone d'una casetta che ho veduta sull'orlo del bosco, — rispose Monsqueton.
— Come! c'è una casa nei dintorni? — domandò d'Artagnan.
— Sì, signore, — rispose Mousqueton.
— Ebbene, come voi proponete, caro amico, andiamo a domandare da pranzo al padrone di quella casa. Signori miei, ,-ìhe ne dite? Il consiglio del nostro Mouston non vi sembra assai sensato?
— Eh, eh ! — disse Aramis. — Se però il padrone è puritano...
— Tanto meglio, perdio, se è puritano gli racconteremo la presa del re, e a questa notizia non potrà a meno di schiuderci il pollaio, e faremo la festa alle galline bianche.
— Ma se è cavaliere? — domandò Porthos.
— Allora piglieremo un'aria contristata o daremo sepoltura alle galline nere.
— Animo, animo, — disse d'Artagnan, — in via. Ehi, Grimaud 1