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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 37 — .
   da un farsetto rosso e da caizoni verdi ; d'Artagnan che aveva scelto il colore in anticipo, non ebbe che ad occuparsi della gradazione e, sotto la veste color marrone che desiderava, rappresentò abbastanza fedelmente un mercante di zucchero ritirato dal commercio.
   Riguardo a Grimaud e a Mousqueton, che non portavano la livrea, si trovarono ben travestiti; Grimaud d'altra parte rappresentava il tipo calmo, magro e rigido dell'inglese circospetto; Mousqueton quello dell'inglese panciuto, paffuto e bighellone.
   — Ora, — disse d'Artagnan, — passiamo al più importante; tagliamoci i capelli per non essere insultati dalla marmaglia. Non essendo più gentiluomini di spada, siamo puritani per la pettinatura. E, come voi sapete, il punto importante che separa il decoro dal cavaliere.
   •Su questo punto importante, d'Artagnan trovò Aramis molto restio; voleva ad ogni costo conservar la sua capigliatura, che era molto ben tenuta e di bella apparenza, e bisognò che Athos, al quale tutte quelle questioni erano indifferenti, gliene desse l'esempio.
   Porthos abbandonò senza difficoltà il capo a Mousqueton, che tagliò abbondantemente la folta e grossolana capigliatura. D'Artagnan si tagliò lui stesso i capélli a fantasia in modo da avere una certa rassomiglianza ad una medaglia del tempo di Francesco I o di Carlo IX.
   — Facciamo spavento, — disse Athos.
   — Mi pare che noi dobbiamo far ribrezzo ai puritani, — disse Aramis.
   —' Ho freddo al capo, — disse Porthos.
   — Ed io mi sento voglia di pregare, — disse d'Artagnan.
   — Ora che non ci conosciamo noi stessi e non abbiamo più paura che altri ci conoscano, andiamo a veder entrare il re ; se ha camminato tutta notte, non deve essere molto lontano da Londra.
   Infatti i quattro amici non erano nemmeno da due ore tra la folla, quando alte grida e un gran movimento annunciarono che Carlo arrivava. Gli si era mandata una carrozza incontro, e da lontano il gigantesco Porthos, che sovrastava a tutte le teste, annunciò che ei vedeva venire la carrozza reale. D'Artagnan si rizzò sulla punta dei piedi, mentre Athos ed Aramis ascoltavano per procurare di farsi un esatto concetto della opinione generale. La carrozza passò e d'Artagnan riconobbe Harrison. ad una portiera e Mor-daunt all'altra. Quanto al popolo, di cui Athos e Aramis