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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 42 — .
   in capo e il volto pacato; girò da tutti i Iati uno sguardo 6Ìcuro, quasi avesse a presiedere un'assemblea di sudditi sottomessi e non rispondere alla accuse d'una corte ribelle. I giudici, orgogliosi d'avere un re da umiliare, prepara-vansi visibilmente ad usare di questo diritto che si erano arrogato. In conseguenza un usciere venne ad intimare a Carlo I come l'uso volesse che l'accusato stesse a capo scoperto dinanzi a lui. Il re, senza rispondere una sola parola, calcò il cappello sulla testa, che volse da un altro lato ; poi quando l'usciere si fu allontanato, si sedette sullo scranno preparato in faccia al presidente, battendo gli stivali con una bacchettina che portava in mano. Parry che l'accompagnava stette in piedi dietro di lui.
   D'Artagnan, invece di guardare tutto quel cerimoniale, guardava Athos, sul cui volto riflettevansi tutte le commozioni che il re, a forza di dominio 60pra se medesimo, riusciva a cancellare dal suo. Quell'agitazione di Athos, uomo freddo e calmo, lo spaventò.
   — lSpero bene, — gli disse chinandosi al suo orecchio, — prenderete esempio da Sua Maestà, e non vorrete farci ammazzare in questa gabbia?
   — State tranquillo, — rispose Athos.
   — Ah, — seguitò d'Artagnan, — pare che si tema di qualche cosa, perchè si raddoppiano le sentinelle ; non avevano che delle alabarde ed ecco dei moschetti. Ora ve ne sono per tutti: le alabarde erano rivolte verso il posto del giudice, i moschetti dalla nostra parte.
   — Trenta, quaranta, cinquanta, settant'uomini, — diceva Porthos contando i soldati che capitavano.
   — Eh! eh! — notò Aramis, — vi dimenticate l'ufficiale, Porthos. Colui vai bene la pena d'essere contato.
   — Ah, sì! — esclamò d'Artagnan.
   E diventò pallido di collera, perchè aveva riconosciuto Mordaunt che colla spada nuda conduceva i moschettieri dietro Carlo Stuart, cioè in faccia alla tribuna.
   — Che ci abbia riconosciuti? — continuò d'Artagnan. — In tal caso io batterei subito in ritirata, perchè non m'accomoda niente affatto che m'impongano un genere di morte; voglio una morte di mia scelta. E non mi piace l'essere fucilato in una casa.
   — No, — disse Aramis, — non ci ha veduti. Non vede che il re. Perdio! con che occhi lo guarda, l'insolente! se odiasse Sua Maestà come odia noi?