— èrgendo Athos a metà corpo, e Porthos sollevando Aramis, saltarono giù dai gradini, si slanciarono nei corridoi, discesero rapidamente le scale e si perdettero nella moltitudine mentre nell'interno della sala i moschetti abbassati minacciavano tremila spettatori, le cui grida di misericordia e di terrore rumorose arrestarono quell'ordine di carneficina. Anche Carlo aveva conosciuto i quattro francesi; si pose una mano al cuore come per reprimere i battiti e un'altra sugli occhi per non vedere uccidere i suoi infelici amici. Mordaunt pallido e tremante di rabbia, si precipitò fuor della sala colla spada sguainata, a capo di dieci alabardieri, frugando la folla, interrogando anelante ; poi tornò senz'aver nulla scoperto.
Il trambusto era indicibile. Più di mezz'ora trascorse senza che alcuno potesse farsi udire. I giudici credevano ogni tribuna pronta a tuonare. Quei delle tribune vedevano i moschetti volti contro loro e, divisi tra la curiosità ed il timore, stavano agitati e in tumulto. Finalmente la calma ritornò.
— Che avete a dire per vostra difesa? — domandò Bradshaw al re.
Allora in tono di giudice e non in tono d'accusato, sempre col cappello in capo, alzandosi non per umiltà ma per impero, Carlo disse:
—- Prima d'interrogarmi, rispondetemi. Io ero libero a Newcastle; avevo concluso un trattato con le due Camere. Anziché darvi per parte vostra compimento, come per parte mia io facevo, mi comperaste dagli Scozzesi, non caro, lo so bene, e ciò fa onore all'economia del vostro governo. Ma per avermi pagato il prezzo d'uno schiavo, sperate voi ch'io cessi di essere vostro re? Niente affatto; rispondervi sarebbe un obliarlo. Non risponderò dunque che quando m'avrete provato di aver diritto d'interrogarmi. Rispondervi sarebbe riconoscervi per giudici, ed io non vi riconosco che per miei carnefici.
E in mezzo ad un silenzio di morte, Carlo, calmo, altero, e sempre a capo coperto, si sedette di nuovo sulla sedia.
— Peccato che non siano qui presenti i miei amici di Francia! — mormorò Carlo con orgoglio, girando gli occhi verso la tribuna, ove essi erano apparsi un momento, perchè potrebbero vedere che il loro amico, vivente è degno d'essere difeso, e morto d'essere compianto.
Ma ebbe un bel da fare a scandagliare la moltitudine, e domandare col pensiero a Dio di fargli rivedere quelle dolci