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   in che modo ? È quanto sino allora intravedeva vagamente. Tutto dipenderebbe dalle circostanze ? Finche un piano completo fosse stabilito, bisognava ad ogni costo, per guadagnar tempo, ostacolare che la condanna fosse eseguita il dì successivo come i giudici aveano deciso. Il solo mezzo era di far sparire il carnefice di Londra.
   Sparito il carnefice, la sentenza non potrebbe essere eseguita.
   Senza dubbio ne cercherebbero un altro alla più vicina città, ma intanto guadagnavasi un giorno almeno, ed un giorno, in simile caso, poteva significare la salvezza! D'Artagnan s'incaricò di questa più che difficile impresa. Una cosa non meno essenziale era di avvisare Stuart che si tenterebbe salvarlo perchè egli assecondasse, per quanto era in lui, i suoi difensori, o almeno che nulla facesse per mandare a vuoto i tentativi. Aramis s'incaricò di questo affare pericoloso. Carlo Stuart aveva domandato' fosse permesso al vescovo Juxon di visitarlo nella sua prigione di White-Hali. Mordaunt erasi recato dal vescovo quella sera medesima significandogli il desiderio religioso del re, non meno che l'autorizzazione di Cromwell. Aramis ottenne dal vescovo, o per terrore o per persuasione, di essere introdotto in 6ua vece, rivestito delle insegne sacerdotali, nel Palazzo di White-Iiall. Finalmente Athos si incaricò di preparare i mezzi per abbandonare l'Inghilterra, sia in caso di insuccesso come in caso di riuscita.
   La notte era caduta: si diedero convegno all'albergo alle undici, ed ognuno si mise in via per eseguire la propria arrischiata missione.
   Il Palazzo di White-Hall era custodito da tre reggimenti di cavalleria. Cromwell, inquietissimo, andava, veniva, mandava i suoi generali o i suoi agenti.
   Solo e nella sua solita camera, rischiarata dalla luce di due candele, il monarca condannato a morte guardava tristemente il lusso della passata grandezza, come all'ultima ora vedesi l'immagine della vita più splendida e più felice.
   Parry non avea abbandonato il padrone, e dal momento in cui fu pronunciata la condanna non aveva cessato dal piangere.
   Carlo Stuart, appoggiato sur una tavola, guardava un medaglione su cui stavano, l'uno vicino l'altro i ritratti di sua moglie e di sua figlia. Aspettava prima Juxon, e dopo Juxon il martirio. *
   Talvolta il suo pensn#/: s'indugiava su quei coraggiosi
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