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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 57 — .
   — Che avete fatto? — disse Aramis.
   — Ho noleggiato una piccola feluca, stretta come una piroga, leggera come una rondinella: ci aspetta a Green-wich, in faccia all'isola dei Cani; è governata da un padrone e da quattr'uomini, che mediante cinquanta sterline si terranno tre notti a nostra disposizione. Una volta a bordo col re, approfittiamo della marea, discendiamo il Tamigi, e in due ore siamo in alto mare. Allora, da veri pirati, seguiamo le coste, ci rannicchiamo sulle scogliere, e ci teniamo alla larga, e se il tempo è propizio, mettiamo capo a Boulogne. Se fossi ucciso, il padrone si chiama capitano Ruggero, e la feluca 11 Lampo. Con queste istruzioni troverete l'uno e l'altra. Un fazzoletto con un nodo ai quattro angoli è il segnale di riconoscimento.
   Un istante dopo entrò d'Artagnan.
   — Vuotate le tasche, — diss'egli, — fino a raggiungere cento lire sterline, poiché quanto alle mie...
   E d'Artagnan vuotò le 6ue tasche assolutamente vuote.
   La somma fu raggiunta in un secondo; d'Artagnan uscì e rientrò un momento dopo.
   — La è finita! — diss'egli. — Ma non senza fatica.
   — Il carnefice ha lasciato Londra? — domandò Athos.
   — Sicuro*; ma non bastava; chi dice a noi che non potesse uscir da una porta e tornare dall'altra ?
   — E dov'è? — domandò Athos.
   — In cantina.
   ...... In che cantina?
   — - In quella del nostro ospite e Mousqueton è seduto sulla soglia; ed ecco la chiave.
   — Bravo ! — disse Aramis — ma e come decideste quell'uomo a scomparire?
   — Come si fa ogni cosa in questo mondo: col danaro. È costato un po' caro, ma ha acconsentito.
   — E quanto vi è costato amico, perchè, lo comprenderete, or che non siamo più affatto poveri moschettieri senza casa nè tetto, tutte le spese debbono essere comuni.
   — Mi è costato dodicimila lire.
   ' — E dove le avete trovate! — domandò Athos. ; — È il famoso diamante della regina! — disse d'Artagnan con un sospiro.
   — Ah ! è vero, — disse Aramis, — l'avevo visto al vostro dito.
   — L'avete dunque ricomperato al signor Des Essarts? — domandò Porthos,