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— Che avete fatto? — disse Aramis.
— Ho noleggiato una piccola feluca, stretta come una piroga, leggera come una rondinella: ci aspetta a Green-wich, in faccia all'isola dei Cani; è governata da un padrone e da quattr'uomini, che mediante cinquanta sterline si terranno tre notti a nostra disposizione. Una volta a bordo col re, approfittiamo della marea, discendiamo il Tamigi, e in due ore siamo in alto mare. Allora, da veri pirati, seguiamo le coste, ci rannicchiamo sulle scogliere, e ci teniamo alla larga, e se il tempo è propizio, mettiamo capo a Boulogne. Se fossi ucciso, il padrone si chiama capitano Ruggero, e la feluca 11 Lampo. Con queste istruzioni troverete l'uno e l'altra. Un fazzoletto con un nodo ai quattro angoli è il segnale di riconoscimento.
Un istante dopo entrò d'Artagnan.
— Vuotate le tasche, — diss'egli, — fino a raggiungere cento lire sterline, poiché quanto alle mie...
E d'Artagnan vuotò le 6ue tasche assolutamente vuote.
La somma fu raggiunta in un secondo; d'Artagnan uscì e rientrò un momento dopo.
— La è finita! — diss'egli. — Ma non senza fatica.
— Il carnefice ha lasciato Londra? — domandò Athos.
— Sicuro*; ma non bastava; chi dice a noi che non potesse uscir da una porta e tornare dall'altra ?
— E dov'è? — domandò Athos.
— In cantina.
...... In che cantina?
— - In quella del nostro ospite e Mousqueton è seduto sulla soglia; ed ecco la chiave.
— Bravo ! — disse Aramis — ma e come decideste quell'uomo a scomparire?
— Come si fa ogni cosa in questo mondo: col danaro. È costato un po' caro, ma ha acconsentito.
— E quanto vi è costato amico, perchè, lo comprenderete, or che non siamo più affatto poveri moschettieri senza casa nè tetto, tutte le spese debbono essere comuni.
— Mi è costato dodicimila lire.
' — E dove le avete trovate! — domandò Athos. ; — È il famoso diamante della regina! — disse d'Artagnan con un sospiro.
— Ah ! è vero, — disse Aramis, — l'avevo visto al vostro dito.
— L'avete dunque ricomperato al signor Des Essarts? — domandò Porthos,