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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   buon fuoco con una buona bottiglia di vino di Porto vicina, mentre divoravano un pollastro freddo. Porthos mangiava, lanciando un sacco d'ingiurie a quegli infami parlamentari; d'Artagnan mangiava in silenzio, ma costruiva nella sua mente i piani più audaci.
   Aramis gli apprese tutto quanto era convenuto; d'Artagnan approvò col capo e Porthos colla voce.
   — Bravo! — diss'egli; — d'altra parte saremo là anche noi al momento della sua fuga: ci si nasconde bene sotto il palco del patibolo, e ci potremo stare. Tra d'Artagnan, io, Grimaud e Mousqueton, ne uccideremo bene otto; non parlo di Blaisois, il quale non è capace che di guardare i cavalli. Impiegando due minuti ognuno, sono quattro minuti. Mousqueton ne perderà uno, e fa cinque; in questi cinque minuti voi potete avere percorso un quarto di lega.
   Aramis mangiò rapidamente un boccone, bevette un bicchiere di vino', e mutò gli abiti.
   — Adesso, — diss'egli, — vado da Sua Signoria. Incaricatevi di preparare le armi, Porthos; tenete ben d'occhio il vostro carnefice, d'Artagnan.
   — State tranquilli : Grimaud ha incuorato Mousqueton e lo dirige.
   — Non monta, intensificate la vigilanza e non restate '' tatti vo.
   — Inattivo ! Caro mio, domandate a Porthos ; io non .ivo, sono sempre in piedi, pare che io abbia voglia di ballare. Perdio! quanto amo la Francia in questo momento, e come è bello avere una patria, quando si sta così male in terra straniera.
   Aramis li lasciò come aveva lasciato Athos, vale a dire abbracciandoli; poi si recò presso il vescovo Juxon, al quale trasmise la richiesta.
   Juxon acconsentì tanto più facilmente a condurre Aramis che già avea preveduto vi sarebbe bisogno d'un prete nel caso certo in cui il re volesse comunicarsi, e soprattutto nel caso probabile in cui il re desiderasse assistere ad una messa.
   Vestito come Aramis il giorno prima, il vescovo salì nella vettura. Aramis ancor più mascherato dal suo pallore e dalla sua tristezza che dal suo vestito di diacono, gli salì accanto. La carrozza si fermò alla porta di White-Halì ; erano circa le nove del mattino. Nulla sembrava mutato; le anticamere ed i corridoi come il giorno prima erano zeppe di guardie.