Pagina (238/275)
Pagina
Pagina (238/275)
|
Venti anni dopo (volume 3)
Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
Aderisci al progetto!
[Progetto OCR]
[ Testo della pagina elaborato con OCR ]
I
— 236 —
All'alba avevano percorso dieci leghe in una sola volta; metà della scorta era spossata alcuni cavalli caddero
_ j cavalli d'oggi non valgono quelli d una volta, —
disse Porthos, - tutto degenera.
_ jj0 mandato Grimaud a Dammartm, — disse Aramis ;
_dev© ricondurci cinque cavalli freschi, uno per Sua Eminenza, quattro per noi. L'importante è che noi non abbandoniamo Monsignore; il resto della scorta ci raggiungerà più tardi; una volta passato San Dionigi, non abbiamo più nulla da temere.
Grimaud ricondusse infatti cinque cavalli; il signore al quale s'era indirizzato, siccome era un amico di Porthos, si era affrettato, non già di renderglieli come gli era stato proposto, ma di regalarglieli.
Dieci minuti dopo, la scorta si fermava a Ermenonville ; .. ma i quattro amici correvano con rinnovato vigore, scortando monsignore Mazarino.
A mezzodì entrava nel viale del castello di Porthos.
— Ah ! — esclamò Mousqueton, che era posto vicino a d'Artagnan e che non aveva detto una parola in tutta la 6trada ; — ah ! spero che mi crederete, signore, questa è la prima volta che io respiro, dopo la mia partenza da Pierre-fonds.
E spronò il suo cavallo al galoppo per annunciare agli altri servitori l'arrivo del signor du Vallon e dei suoi amici.
— Noi siamo quattro, — disse d'Artagnan ai suoi amici;
— noi ci avvicendiamo per custodire monsignore, e ognuno ' di noi veglierà tre ore. Athos va a visitare il castello che si tratta di rendere inespugnabile in caso di assedio, Porthos vigilerà agli approvvigionamenti, ed Aramis alle entrate della guarnigione; vale a dire che Athos sarà capo ingegnere, Porthos munizioniere generale, e Aramis governatore del. posto.
Nell'attesa Mazarino fu collocato nel più bell'appartamento del castello.
t— Signori, — diss'egli quando l'adattamento fu compiuto, — voi non conterete di custodirmi qui a lungo in incognito ?
—; No, monsignore, — rispose d'Artagnan, — e al contrario, contiamo di far noto presto al pubblico che vi teniamo.
— Allora vi assedieranno.
-— Ce l'aspettiamo.
— E che farete voi?
|