Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 3) ', Alessandro Dumas (padre)

   

Pagina (242/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (242/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 240 — .
   _ j0 non posso rispondere che di me stesso, — rispose
   Mazarino, _© non posso farmi garante deila regina. E se
   Sua Maestà ricusa?
   _ Oh _ disse d'Artagnan, — monsignore sa bene che
   Sua Maestà non ha niente da rifiutargli.
   _ Guardate, monsignore, — disse Aramis, — ecco il
   trattato proposto dalla deputazione dei frondisti; si compiaccia Vostra Eminenza di leggere e di esaminare.
   _ Lo conosco, — disse Mazarino.
   _ Allora firmatelo.
   — Rifletteteci, signori, che una firma posta nelle circostanze in cui siamo, potrebbe essere considerata come strappata colla violenza.
   — Monsignore, potrà sempre dire che fu posta per sua volontà.
   — Ma alla fine, se io rifiuto?
   — Allora, monsignore, Vostra Eminenza non potrà prendersela che con sè stessa riguardo alle conseguenze del suo rifiuto.
   — Voi osereste alzar la mano sul cardinale?
   — Voi l'avete ben alzata monsignore su dei moschettieri di Sua Maestà !
   — La regina mi vendicherà, signori!
   — Io non ci credo affatto, benché sappia che la voglia non le manchi; ma noi andremo a Parigi con Vostra Eminenza, ed i Parigini ci difenderanno...
   — Come devono essere inquieti in questo momento a Rueil e a S. Germano ! — disse Aramis, — come devono domandarsi dov'è il cardinale, cosa è successo del ministro, dov'è andato a finire il favorito della regina? come devono cercare monsignore, in tutti gli angoli e in tutti i nascondigli! come devono commentare il fatto, e 6e la Fronda conosce la sparizione di monsignore, come dev'essere in trionfo !
   — È spaventoso, — mormorò Mazarino.
   — Firmate il trattato, dunque, monsignore, — disse Aramis.
   — Io m'incarico d'andar a trovare Sua Maestà, — disse d'Artagnan, — e di ottenere che firmi.
   — Guardatevi bene, — disse Mazarino, — può darsi che non riceviate a San Germano l'accoglienza che voi credete aver diritto di aspettarvi.
   — Ah, ohibò ! — disse d'Artagnan, m'arrangerò in modo di essere il benvenuto; conosco il mezzo.