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Venti anni dopo (volume 3)
Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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d'Austria. Ella prese su d'uno scrittoio un brevetto che
riempile^^^ — disse d'Artagnan, prendendo il brevetto ©d inchinandosi, — ecco una bella e nobile ricompensa ; ma le cose di questo mondo 6ono piene d'instabilità, e un uomo che cadesse in disgrazia di Vostra Maestà domani stesso perderebbe la sua carica.
_ Come volete allora? — disse la regina, arrossendo di
essere penetrata da quello spirito arguto quanto il suo.
_ Cento mila lire per questo povero capitano dei moschettieri, pagabili il giorno in cui i suoi servigi non gradissero più a Vostra Maestà.
Anna esitò.
— E dire che i parigini, — disse d'Artagnan, — l'altro giorno offrivano, per decreto del parlamento, seicentomila lire a chi consegnerebbe loro il cardinale morto o vivo; vivo per impiccarlo, morto per trascinarlo e darlo in pubblico spettacolo!
— Suvvia, — disse Anna d'Austria, — la cosa è ragionata, poiché domandate ad una regina la sesta parte di quanto proponeva il parlamento.
Ed essa firmò una promessa di centomila lire.
— Continuate, — diss'ella.
— Madama, il mio amico du Vallon è ricco, e non desidera nessuna ricompensa in denaro, per conseguenza; ma mi pare di sovvenirmi che ha domandato al signor Mazarino di erigere la sua terra a baronia. Anzi ora che me lo ricordo, Mazarino glielo promise.
— Un pezzente! disse Anna d'Austria. — La gente riderà.
— Sia pure! — disse d'Artagnan. — Ma io sono certo d'una cosa, cioè che coloro che rideranno davanti a lui, non rideranno due volte.
# — Anche la baronia è concessa, — disse Anna d'Austria, firmando.
— Ora rimane il cavaliere o l'abate d'Herblay, come vorrà chiamarlo Vostra Maestà.
— Vuol essere vescovo?
— No, madama, desidera una cosa più facile.
— Quale?
— Desidera che il re divenga padrino del figlio di madama di Longueville.
La regina sorrise.
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