Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 3) ', Alessandro Dumas (padre)

   

Pagina (255/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (255/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 253 — .
   cipio. Anna ei trovava in quel momento. D'Artagnan cedendo alla sua commozione, in armonia con quella della regina, aveva compiuto l'opera d'una profonda diplomazia; fu quindi immediatamente ricompensato del suo tatto e del suo disinteressamento, a seconda che si voglia far onore al suo spirito o alla ragione che lo fece agire.
   — Voi avete ragione, signore, — disse Anna. — Vi sono stata ingrata. Ecco gli atti firmati che vi restituisco liberamente; andate e riconducetemi al più presto il cardinale.
   — Madama, — disse d'Artagnan, — sono vent'anni, ho buona memoria, che ho avuto l'onore di baciare una di queste belle mani dietro una tenda dell'Hotel de Ville.
   — Ecco l'altra, — disse la regina, — e perchè la sinistra non sia meno liberale della destra (ella cavò dal suo dito un anello con diamante press'a poco simile al primo), prendete e conservate questo anello in mio ricordo.
   — Madama, — disse d'Artagnan alzandosi, — non ho che un desiderio, ed è che la prima cosa che mi domandiate sia la mia vita.
   E con quell'andatura che gli era speciale, si alzò ed uscì.
   — Ho disconosciuto quegli uomini, — disse Anna d'Austria, guardando allontanarsi d'Artagnan, — ed ora è troppo tardi perchè possa cavarne profitto : tra un anno il re sarà maggiorenne !
   Quindici ore dopo d'Artagnan e Porthos riconduoevano Mazarino alla regina, e ricevevano l'uno il suo brevetto di luogotenente-capitano dei moschettieri, l'altro il suo diploma di barone.
   ¦ — Or bene, siete contenti? — domandò Anna d'Austria.
   D'Artagnan s'inchinò. Porthos girò e rigirò il suo diploma fra le dita, guardando Mazarino.
   — Che c'è dunque ancora? — domandò il ministro.
   — C'è, monsignore, che si era parlato di una promessa di cavaliere dell'ordine alla prima promozione.
   — Ma, — disse Mazarino, — voi sapete signore che non si può diventare cavaliere dell'ordine senza fare delle prove.
   — Oh 1 — disse Porthos, — non è per me, monsignore, che ho domandato l'insegna di cavaliere dell'ordine dello Spirito Santo.
   — E per chi dunque? — domandò Mazarino.
   — Pel mio amico il signor conte de La Fère.
   — Ah, per quello è un'altra cosa! — disse la regina: — le prove le ha fatte.
   — Lo avrà?