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Quel giorno etesso fu firmato il trattato di Parigi e fu proclamato dappertutto che il cardinale s'era rinchiuso per tre giorni per elaborarlo con maggior cura.
Ecco che ognuno ci. guadagnava con quel trattato.
Il signor Conti aveva Damoilliers, e, avendo fatto le sue prove come generale, ottenne di rimanere uomo di spada e non più cardinale. Inoltre si era buccinato alcunché riguardo ad un matrimonio con una nipote di Mazarino; quelle voci erano state accette con favore dal principe, al quale poco importava che la maritassero all'uno piuttosto che airaltro; Fimportante era che la maritassero.
Il duca di Beaufort faceva la sua entrata alla Corte con piena riparazione delle offese che gli erano state fatte e con tutti gli onori che il suo rango aveva diritto di esigere. Gli fu accordata la grazia piena ed intera per coloro che lo avevano aiutato nella sua fuga, la sopravvivenza dell'ammiragliato che teneva il duca di Yendòme suo padre, e un'indennità per le sue case e pel castello che il parlamento di Bretagna aveva fatto demolire.
Il duca di Bouillon riceveva dei domini di un eguale valore del suo principato di Sedan, un'indennità per gli otto anni di non godimento di quel principato ed il titolo di principe conferito a lui ed ai suoi discendenti. •
Il signor duca di Longueville ricevette il governo di Ponte-de-1'Arche, cinqueoentomila lire per sua moglie e per l'onore di vedere suo figlio tenuto alle fonti battesimali dal giovane re e la giovane Enrichetta d'Inghilterra.
Aramis stipulò che fosse Bazin ad ufficiare in quella solennità e che Planchet fornisse i confetti.
Il duca d'Elboeuf ottenne il pagamento di certe somme dovute a sua moglie, centomila lire per il suo figlio primogenito, e venticinque mila per ognuno degli altri tre figli.
Non ci fu che il Coadiutore che non ottenne nulla; gli fu promesso di negoziare intorno alla faccenda del suo cappello col papa; ma egli sapeva quanto bisognasse dar valore a simili promesse, quando venivano dalla regina o da Mazarino. Tutto al contrario del signor Conti, non potendo diventar cardinale, fu costretto a restare uomo di spada.
Perciò quando tutta Parigi si rallegrava della rientrata del re, stabilita per il giorno dopo Gondy solo, in mezzo alla generale esultanza, era di così triste umore, che mandò su-