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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 256 — .
   lo vogliono, esse riescono sempre. Voi siete riuscita, il signor principe è battuto, giacche non si può più fare la guerra. Adesso attiratelo al nostro partito. Staccatelo pian piano dalla regina, ch'egli non ama, e dal signor Mazarino che egli disprezza. La Fronda è una commedia della quale noi non abbiamo rappresentato che il primo atto. Aspettiamo il signor Mazarino all'epilogo, cioè al giorno in cui il signor principe, grazie a voi, sarà voltato contro la Corte.
   Madama di Longueville fu persuasa. Ella era tanto convinta della potenza dei suoi begli occhi, la duchessa della fronda, che essa non dubitò punto della loro influenza, anche sul signor di Condé, e la cronaca scandalosa del tempo dice che ella non aveva presunto troppo.
   Athos, lasciando Aramis in Piazza Reale, s'era recato presso madama di Chevreuse. Vi era ancora una frondista da persuadere, ma quella era più difficile da convincere della sua giovane rivale ; non era stata stipulata alcuna condizione in suo favore.
   Madama di Chevreuse non era stata nominata governa-trice di nessuna provincia, e se la regina acconsentiva ad esserle madrina, questo lo faceva pel suo nipotino e per la sua nipotina.
   Quindi alla prima parola di pace madama di Chevreuse aggrottò le sopracciglia ed a dispetto di tutta la logica di Athos per dimostrarle che era impossibile una guerra più lunga, essa insistette in favore delle ostilità.
   — Bell'amica, — disse Athos, — permettetemi di dirvi che tutti sono stufi della guerra ; che tranne voi ed il signor Coadiutore, forse, tutti desiderano la pace. Voi vi farete esiliare come al tempo di re Luigi XIII. Credete a me, noi abbiamo passato il tempo del trionfo negli intrighi, ed i vostri begli occhi non sono destinati ad estinguersi piangendo Parigi, dove vi saranno sempre delle regine, finché vi sarete voi.
   — Ohi — disse la duchessa, — io non posso fare la guerra da sola, ma posso vendicarmi di quella regina ingrata e di quell'ambizioso favorito, e... parola di duchessa, mi vendicherò.
   — Madama, — disse Athos, — ve ne supplico, non preparate un pessimo avvenire al signor di Bragelonne; eccolo gettato nel mondo, il principe gli vuol bene, egli è giovane, lasciamo stabilirsi un giovane re! Ohimè! scusate la mia