Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 3) ', Alessandro Dumas (padre)

   

Pagina (268/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (268/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 266 — .
   Intanto il corteggio rientrava a Palazzo Reale.
   Θ un uomo molto valoroso, madre mia, quel signor d'Artagnan, — disse il giovane re.
   _ figlio mio, ed ha reso dei grandi servigi a vostro
   padre. Trattatelo bene dunque in avvenire.
   __Signor capitano, — disse scendendo dalla carrozza il
   giovane re a d'Artagnan, — madama la regina m'incarica di invitarvi a pranzo oggi, voi ed il vostro amico il barone du Vallon.
   Era un grande onore per d'Artagnan e per Porthos ; perciς Porthos non si conteneva dalla gioia. Nondimeno, durante tutta la durata del pranzo, il degno gentiluomo parve molto preoccupato.
   — Ma cosa avete dunque, barone? — gli disse d'Artagnan, discendendo la scalea del Palazzo Reale; — eravate molto mesto durante il desinare. %
   — Ho cercato di rammentarmi dove lo visto quel mendicante che devo aver ucciso.
   — E non potete venirne a capo?
   — No.
   — Ebbene! cercate, amico mio, cercate; quando l'avrete trovato me lo direte, va bene?
   — Perdio ! — disse Porthos.