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Vite degli Eccellenti Comandanti

Cornelio Nipote
Casa Editrice Sonzogno Milano, 1927, pagine 104

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   VII. ALCIBIADE. 31
   fampa. Ma vedendo da lungi i barbari aver lui scampato l'incendio, scagliatigli contro de' dardi, lo uccisero, e portarono la sua testa a Farnabazo. Una femmina, che con lui viveva, involtolo nella sua donnesca veste, lo abbruciò morto nell'incendio dell'edilìzio, che era stato destinato per arderlo vivo. Così Alcibiade in età di 40 anni circa finì i suoi giorni.
   X. Quantunque la maggior parte diano a costui mala fama, pure tre gravissimi autori con somme lodi lo esaltano; Tucidide, che fu suo coetaneo: Teopompo, che nacque poco dopo lui, e Timeo, i quali due per altro maldicenti all'ultimo segno, in lodar costui solo, non so come, s'accordarono. Imperciocché predicaron di lui quelle cose che dicemmo di sopra, e questo di più, che nato in A-tene, citta splendidissima, tutti gli Ateniesi nella splendidezza, e nel decoroso vivere superò, e che quindi cacciato , e portatosi a Tebe, alle inclinazioni de Tebani si conformò in modo, che nella fatica, e nelle corporali forze niuno poteagli star a paro: avvegnaché tutti i Beozii più badino alla gagliardia del corpo, che all' acume dell' ingegno: e che fra gli Spartani, che ponevano la virtù somma nella sofferenza, così dura vita menò , che nella parsimonia del vitto e del trattamento vinse tutti gli Spartani ; che fu presso de' Traci, uomini vinolenti, e che questi ancora in cotal disordine superò: che venne tra'Persiani, presso cui era la maggior lode il far gran caccie, e vivere con lusso; e di questi così imitò i costumi, che essi medesimi il guardavano in queste cose con grandissima meraviglia: con che fece in maniera, che ovunque si trovasse sempre riputato il primo, ed era a tutti carissimo. Ma di costui basti fin qui; veniamo agli altri.
   via
   TRASIBULO.
   I. Trasihulo chiaro per virtù, libera la patria dai trenta tiranni. —
   II. Rifugiasi a File Occupa Munichia; perdona ai cittadini. —
   III. Conchiusa la pace, promulga la legge dell' obblivione. —
   IV. Tiensi pago della corna d'ulivo, come Pittaco d' un piccolo campicello. Viene ucciso dai barbari.
   I. Trasibulo, figliuolo di Lieo, fu Ateniese. A considerar la virtù da sè sola, senza fortuna, sto in dubbio di voler porre questo innanzi a tutti gli altri capitani. Egli è certo