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Vite degli Eccellenti Comandanti

Cornelio Nipote
Casa Editrice Sonzogno Milano, 1927, pagine 104

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   XIII. TIMOTEO. 47
   venne in Atene senz'aleni) presidio, e mostrò sì alta stima del suo ospite, che volle piuttosto esporre a rischio la propria vita, che mancar d' ajuto a Timoteo pericolante nella fama. Eppure Timoteo fece di poi guerra contro di lui. per comando del popolo, e stimò più sacrosanti i diritti della patria, che quelli dell'ospitalità. L'età d Ificrate, di Cabria e di Timoteo fu l'ultima de' generali d Atene. Né v'ebbe più in quella città (morti costoro) verun comandante degno di memoria.
   XIV. DATAME.
   I. Datarne, uno dei barbari i più famosi, nella guerra di Artaserse contro i Cadusii, merita di succedere al governo del padre. - 11. Prende vivo il l'afla-< ne Tio, 111. e lo conduce dal re con istrano adornamento li me-so al comando dell'esercito contro glv g17.il. — IV Richiamato, fa prigione il capaddoce Aspi. V Edotto dell'insidie nei cortigiani, occupa da sé la Cappadocia e la l'afla-gonia. VI. Perde un figlio nella battaglia contro i Pisidi. Vince i traditori, e i nemici Pisidi. VII. E tradito dal suo figlio maggiore. — Vili Vince Autufradale, mandato contro di lui. — IX. Scansa accortamente la insidie del re. — X. Colto per inganno di Mitridate, — XI. é dal medesimo ucciso a tradimento.
   I. Vengo ora ad un uomo che fra tutti i barbari fu il più forte, e di maggior senno, trattine i due cartaginesi Amilcare ed Annibale. Di costui parleremo più a lungo, perciocché la maggior parte de' suoi fatti sono poco noti, e quelli che gli riuscirono felicemente, non avvennero per la grandezza delle armate, ma del suo senno a riguardo 'del quale era quasi a tutti superiore. De' quali fatti se non si sviluppano le circostanze, le cose non po-tran venire in chiaro. Datarne, nato dal padre Camissare, per nazione di Caria, e di madre scita, fu primieramente appo Artaserse .nel numero di que' soldati, che custodivano la reggia. 11 padre di lui Camissare, perciocché era forte di braccio, e prode in guerra, e in molte occasioni aveva date prove di fedeltà verso il re, ebbe il governo di parte della Cilicia, vicino alla Cappadocia, abitata dai Leucosiri. Datarne la prima volta che fece l'ufficio di soldato, diede a conoscere qual si fosse, nella guerra che il re fece contro i Cadusi. Imperciocché quivi essendone restati morti più mila, si fe'gran caso dell'opera di lui ; tal che essendo, durante quella.guerra, perito Camissare, a lui fu dato il governo del padre.
   II. Con ugual valore si diportò dappoi allorquando Au-