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Un volo di 55.000 chilometri

Francesco De Pinedo
A. Mondadori Milano, 1927, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Caro De Pinedo, -
   il tuo libro non ha bisogno di prefazioni. La tua gesta mirabile non ha bisogno di illustratori o di amplificatori. Essa è ormai consegnata alla storia di tutte le audacie umane; essa è un titolo incomparabile di orgoglio non solo per te, ma per la Nazione intera.
   Questa lettera vuole semplicemente ripeterti la mia simpatia e rinnovarti la min ammirazione di italiano, di aviatore, di Capo del Governo, che ha avuto la grande fortuna di aiutare — nella fase preparatoria — la tua imprésa, fregna dì stare con quel «folle volo» di dantesca epopea.'
   Sono sicuro che la gioventù italiana, la nuova generosa gioventù italiana, farà del tuo libro, coscienza della sua coscienza in vista del dimani che ricmm-derà quell'intrepido sangue freddo di cui tu hai dato formidabile testimonianza a tutte le genti del mondo.
   E poiché so che la nostalgia di altre trasvolate in altri continenti ed altri oeeani, li punge, permettimi che io ti anticipi il certissimo auspicio, col nostro grido di battaglia: A NOI!
   F.to : Mussolini
   Milano, 5 aprile 1926 ¦ Anno IV.