32-
Francesco De Pinedo
Era la prima volta che un idrovolante partito dal Mediterraneo si posava sulle acque del Tigri.
A terra non mi aspettavano, poiché ero arrivato prima del telegramma inviato la sera precedente da Alessandretta. Dopo qualche tempo venne sotto bordo un battello con un ufficiale inglese, poi giunse anche un motoscafo dal quale mi feci rimorchiare, per poter così ormeggiare l'apparecchio presso la riva dove la corrente era meno forte. La manovra non fu facile, e durò circa diue ore.
Subito dopo iniziammo il rifornimento, lavorando fino alle 20.30, ora in cui finalmente^) otei recarmi in città.
Mi avvidi subito che la Bagdad da me immaginata era ben diversa dalla Bagdad che vedevo ora presentarsi con l'aspetto solito dei villaggi orientali, forse con più polvere e più casupole che altrove.
I discendenti degli Assiri-Babilonesi non avevano davvero l'aria affaccendata, se molti affollavano i caffè fumando ed oziando. Forse tale indolenza è effetto del clima afoso. Mi assicurarono che quando d'estate spira lo scirocco, gli abitanti ei rifugiano in cantine profonde quattro o cinque metri sotterra, per starvi più al fresco.
Gli aviatori inglesi mi offrirono nella sede del loro circolo, che era prima sede del consolato germanico, una cortese ospitalità, semplice e corretta. Parlai con qualcuno di essi, e mi avvidi che i progetti che andavo esponendo, non incontravano eccessivo -credito, specialmente per ciò che riguardava le lunghe traversate previste sopra terra.
Lo stesso mi era capitato a Londra.
Ebbene, io trovo strano che molti aviatori, anche fra quelli appartenenti a un magnifico popolo di marinai, non vedano come gli idrovolanti siano le sole macchine da volo che possano veramente andare ovunque, dato che il 90 per cento, e forse più, dei maggiori centri del mondo sono sul mare o sulle grandi arterie fluviali. Io arrivo invece ad affermare che le linee aeree di aeroplani, attualmente in funzióne nell'interno del continente europeo, potrebbero essere percorse quasi tutte da idrovolanti, con maggior ¦conomia di esercizio e di impianti e con maggior sicurezza e praticità di