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Francesco De Pinp.do
Il mattino dopo, 29 ottobre, alle 4, eravamo in piedi. Alle 6.30 eravamo a bordò, e alle 7 l'apparecchio era in moto. Il decol-laggio mi fu agevolato dalle onde, smosse da un rimorchiatore che si trovava a passare, e delle quali trassi subito profitto.
Vi era molta nebbia, prodotta dal fumo degli opifici: fumo che per la mancanza di vento restava basso sulla città nelle ore della mattina. Ma appena lontano da essa, il tempo mi apparve chiaro e sereno. C'era solo un leggero vento da Est. Presi gradatamente quota a 900 metri, ed ebbi una navigazione calma fin quasi verso le 11. A tale ora, invece, cominciarono violenti « remous il vento era girato a Nord-Est e mi ostacolava non poco. Il corso del Gange era alquanto tortuoso, ma io cercavo di economizzare il percorso, tagliando il più possibile le anse del fiume. In esso non vi era, come mi avevano fatto temere, eccessiva corrente, e quasi dovunque l'ammaraggio appariva possibile, se non facile. Lungo il fiume si vedevano immensi campi coltivati e sterminate praterie. L'ultima parte del percorso fu più agitata perchè il sole alto, riscaldando maggiormente la terra, produceva uno squilibrio di temperatura e conseguenti vortici e « remous ».
Alle 12.45 ero sopra Benares. Dopo un giro sulla città, addormentata dal sole meridiano, scesi nel Gange fra due boe che mi erano state preparate e mi ormeggiai ad una di esse.
Fummo ricevuti dal capo della polizia e da un frate italiano, che si trovava sul posto. Un ufficiale inglese era stato inviato qualche giorno prima dal Comando dell'aviazione, ma, avendo noi ritardato il nostro arrivo a causa dell'imprevista fermata di Bangkok, era ripartito e non aveva fatto in tempo a tornare. Demmo mano immediatamente al rifornimento, circondati da una moltitudine di imbarcazioni gremite di curiosi, che venivano a vedere la macchina strana, che per la prima volta si posava nelle sacre acque del Gange.
Dopo il rifornimento, mi recai all'albergo; e, rinunciando al riposo pomeridiano, mi misi subito in giro per la città, che è una delle più interessanti e delle più pittoresche dell'India. Essa è tutta costruita sulla riva sinistra del Gange, dove il suolo sovrasta l'acqua di circa venti metri.