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Un volo di 55.000 chilometri

Francesco De Pinedo
A. Mondadori Milano, 1927, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Francesco De Pinedo
   della « Lorraine » ebbe la sorpresa di essere svegliato e invitato a scendere dal piroscafo col materiale che gli apparteneva, di modo che nella notte del 31 ottobre, quando poco prima dell'alba noi ci recammo sulla banchina del porto, il motorista era già a terra in procinto di aprire la cassa.
   Alla luce di alcune torce facemmo una buona scelta, ma prendemmo soltanto qualche candela e qualche pezzo di rispetto dei magneti.
   Prima di partire si procedette ad una piccola revisione al motore, che da Bangkok in poi non era stato più toccato; neppure le candele erano state, più smontate e pulite. Ciò torna a grande onore di questo motore e dei suoi costruttori.
   Alle 8.l3g,artimmo. Nonostante che il giorno precedente avessi avuto 20 ore lui lavoro ininterrotto e non avessi dormito che due ore e mezzo, lai sentivo in condizioni normali. Soltanto le gambe erano un po' deboli nelle articolazioni. Poco male: dovevamo viaggiare seduti.