Un volo di 55.000 chilometri
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e la possibilità di manovrare sicuramente in un settore di oltre 180°.
Era cosi possibile dirigersi con sicurezza verso una terra compresa in quel settore e scegliere opportunamente il punto di approdo in modo da evitare avarie contro scogliere, ecc.
c) Le riserve di bordo.
Q&l ora per una panne di motore, lontano dalla costa e con calma di vento, l'apparecchio fosse stato obbligato ad una lunga permanenza in mare, senza poter ricevere soccorsi, l'equipaggio poteva ricorrere per il proprio sostentamento ad una cassetta di viveri di riserva e a un piccolo distillatore per l'acqua potabile.
La cassetta dei viveri di riserva sufficienti per circa una settimana conteneva:
Brodo concentrato ....... gr. 300
Carne in scatola........» 1500
Marmellata..........» 1000
Frutta sotto spirito.......» 500
Biscotto...........» 1000
Cognac...........» 1200
con un peso complessivo di 8 kg., compreso l'imballaggio in cassetta ermeticamente stagna. •
Il distillatore era del tipo da laboratorio con la calderina in rame stagnato e il serpentino in ottone nichelato.
Era previsto che dovesse essere montato sulla prua dell'apparecchio, con una sistemazione particolarmente studiata onde eliminare i pericoli di incendio ed assicurare la stabilità del complesso anche con mare agitato.
La circolazione dell'acqua per il raffreddamento del serpentino era ottenuta mediante un sifone. Questo piccolo distillatore del peso di circa 8 kg. funzionava a mezzo di una lampada a benzina « Primus », e poteva fornire un bicchiere d'acqua • distillata ogni cinque minuti.
Un'attrezzatura da pesca permetteva di venire in ausilio alla limitata provvista di viveri.