Un volo di 55.000 chilometri 275
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CAPPE
L'apparecchio essendo soggetto a facili avarie durante la sua permanenza in acqua tra ima tappa e l'altra, tutte le precauzioni furono prese per evitare inconvenienti che avrebbero potuto pregiudicare, in maniera veramente spiacevole, la buona riuscita del viaggio.
I comandi dell'apparecchio furono muniti di un sistema di bloccaggio, per evitare che fossero danneggiati sia dagli sbattimenti provocati da improvvise e mutevoli raffiche di vento, sia dalla manovra di indesiderabili curiosi.
II motore poteva essere completamente racchiuso in una cappa di tela oleata fissata con cavetti d'acciaio.
In analoga maniera, poteva essere chiusa con cappa impermeabile l'apertura dello scafo in corrispondenza del pilota e del motorista.
Una speciale cappa impermeabile che chiude completamente il posto dei passeggieri e dalla quale uscissero solo lé teste di questi attraverso aperture elastiche, fu prevista per evitare che lo scafo si riempisse d'acqua durante la sua permanenza in mare grosso o sotto i violenti acquazzoni delle zone equatoriali e in modo che l'equipaggio potesse godere di un certo riparo pur sorvegliando l'esterno. Vi erano poi le normali cappe dell'elica e dei magneti.
DISTRIBUZIONE DEL CARICO
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La distribuzione del carico dell'apparecchio risulta dall'elenco e dagli schizzi allegati. Tutto il materiale fu sistemato in cassette appositamente costruite in legno compensato o in alluminio. Queste a loro volta furono sistemate nello scafo su mensolette o basamenti, e fissate con cinghie.
Tutte queste sistemazioni inevitabilmente importarono un maggior peso- di 20-25 kg,, ma se ne ottenne il grande vantaggio di poter situare quasi 300 kg. di materiale minuto ed ingombrante in maniera stabile, facilmente accessibile e a portata di mano a seconda della necessità, pur lasciando completamente libero lo spazio in corrispondenza del portello di prua, che deve permettere