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Un volo di 55.000 chilometri

Francesco De Pinedo
A. Mondadori Milano, 1927, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Francesco De Pinp.do
   che &veva prodotta una esagerata sopraelevazione della tempera-tuia del motore, che per il lungo funzionamento.
   L'incidente di Sydney non è attribuibile al motore, essendo stato causato da corpi estranei incidentalmente penetrati nell'interno dei cilindri.
   Profittando delle revisioni, si procedette anche al cambio di qualche valvola, per eccesso di precauzione più che altro.
   Al secondo motore, tranne la riparazione di un magnete a Bangkok, non fu fatto alcun lavoro in tutto il viaggio.
   Per buona parte del percorso di ritorno, a causa del poco
   tempo disponibile, non fu neppure proceduto alla pulizia delle
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   candele.
   In ogni tappa si ebbe sempre l'avvertenza di gettare via l'olio rimasto nel « carter », di modo che si partiva sempre con il serbatoio pieno di olio fresco, e ciò contribuì notevolmente alla durata del motore.
   BENZINA ED OLIO
   Il rifornimento della benzina fu affidato allà Società « Shell-Mex », che provvide in modo perfetto ad approntare il combustibile in tutte le località per cui fu richiesto, e in un tempo assai breve. Tale benzina risultò ovunque di buona qualità e di tipo costante.
   Per poter compiere lunghi percorsi senza fare al motore manutenzione interna, occorreva un olio che bruciando nei cilindri lasciasse in minima quantità residui solidi carboniosi.
   Questi residui solidi incrostando le pareti della camera di scoppio disturbano, come è noto, lo svolgimento del ciclo termico, sia ostacolando il raffreddamento quando è necessario, sia riducendo l'effetto riscaldante e ionizzante delle pareti sulla miscela durante la fase di compressione e dì scoppio.
   Per ridurre al minimo questo inconveniente fu scelto l'olio a Gastrol » R (Summer) e la Società Wakefield, produttrice di questo olio, si impegnò di eseguire il rifornimento in tutte le lo-