Droga e consenso matrimoniale Ferdinando Palazzone 1982, pagine 177
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Riguardo la sessualità sembra che la cannabis "non sia un afrodisiaco nel vero senso della parola, cioè (capace) di indurre l'eccitazione sessuale, ma piuttosto di rendere l'atto sessuale più attraente se l'impulso è già presente."(22)
Uno degli effetti più tipici della cannabis è quello di indebolire la "memoria immediata", cioè la memoria relativa ad avvenimenti recentissimi, e può essere potenziata la memoria di elementi remoti; il suo uso riduce la nor male attenzione ma determina un tipo di attenzione più con centrata ed intensa, "come la visione attraverso un tunnel ma con il contenuto del tunnel ingrandito "(23).
Per quanto riguarda la nocività a lungo termine c'è da rilevare che, anche se ne sono stati notati vari casi, non è ancora scientificamente provato che l'uso di cannabis provochi danni al patrimonio cromosomico dell'individuo
(22) - TART 1971 , P.289.
(23) - ANONYMUS, cit., p.3^9.