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Droga e consenso matrimoniale
Ferdinando Palazzone
1982, pagine 177





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   lasci integro il dominio dell'intelletto e della volontà; in questi ultimi casi abbiamo, quindi, questa incapacitas pur in presenza di una vera voluntas matrimonialis: il nubente, infatti, mentre da un lato vuole esprimere una vera voluntas matrimonialis, comprendendo esattamente sia in modo concettuale sia in modo valutativo la natura del matrimonio, si trova dall'ai® tro lato in uno stato di incapacità ad adempiere ciò che promette. Non potendo promettere ciò di cui non dispone, egli finisce con l'avere vanificata la sua volontà matrimoniale dalla presenza di una incapacità preliminare al consenso e che impedisce l'assunzione delle obbligazioni matrimoniali, impedendo in particolare la possibilità di una relazione interpersonale tra i soggetti del rapporto matrimoniale.
   Se però può essere considerata pacifica l'opinione quanto alla sua autonomia, non c'è unanimità di pareri interpretativi riguardo l'estensione dell'oggetto di