Si pensa, tra tanta miseria, con il cuore sanguinante, al glorioso passato.
CONTE
Vi è davvero da piangere.
CONTESSA
Vicende umane! Non vi sono altre novità?
GIANGIROLAMO
Vi si continua a nascere, nel corso inesorabile del tempo, e vi si continua a morire. In queste alternative vi si svolgono tutti gli altri eventi di bontà e di cattiveria; d'amore e d'odio; di sereno e di tempesta. Ai vecchi che se ne vanno, fiaccati dagli anni e dalle disillusioni, seguono i giovani con la baldanza dell'età e delle care utopie.
CONTE
Nella Curia, che cosa vi avviene nella Curia?
GIANGIROLAMO
Che cosa volete che vi avvenga! Non sono più i tempi di Gregorio VII. Vi si va avanti alla meglio. Il vescovo Uberto è, senza dubbio, buono, ma non sfugge alle debolezze, ai difetti del tempo. Non ha, a ogni modo, quelle qualità necessarie per risollevare lo spirito fiaccato del pretuziano popolo.
E' strana davvero la condotta di questo popolo. Mentre da un lato frequenta con spirito almeno apparentemente religioso, oratori, cappelle, chiese, si perde, dall'altra parte, in pericolose licenze. Ovunque odi, tradimenti, falsità, vendette, saccheggi. Lo stesso spirito cavalleresco verso la donna e verso l'amico è quasi scomparso.
CONTESSA
E' doloroso.
GIANGIROLAMO
E' doloroso, sì. Ci vorrebbe, perciò, un Vescovo nuovo; un Vescovo che con la dottrina, la semplicità, la purità dei costumi, lo spirito di carità, e, soprattutto, con l'esempio avesse la capacità di riafferrare l'anima smarrita di questi pretuziani e ricondurla sulla buona via.
|